Una storia d’amore lunga, durata quasi vent’anni quella tra Ainsley Maitland-Niles e l’Arsenal. Si sono conosciuti nel 2003, quando era ancora un ragazzino alle prime armi e alla prima vera esperienza, e non si sono mai lasciati.
O quasi mai: un prestito annuale all’Ipswich Town, sei mesi al West Bromwich e in mezzo tanti anni con la maglia dei Gunners, con cui ha saputo rompere quasi un record alla prima presenza. Nel dicembre del 2014, esordendo in Champions, diventa il secondo giocatore più giovane nella storia dell'Arsenal ad esordire in una competizione internazionale. Prima di lui aveva fatto meglio solo Jack Wilshere.
Evidentemente un record che non porta molto bene a Londra, perché esattamente come Wilshere anche Maitland-Niles è pronto a salutare i biancorossi e arrivare in Italia, dove la Roma lo aspetta a braccia aperte. In questa stagione, il ragazzo nato a Londra sapeva di non avere le porte spalancate, eppure in campo si è visto: 8 le presenze in Premier League (per due volte da titolare), altre tre in Coppa nazionale con anche un assist.
A un certo punto, gli screzi dell’estate sembravano un ricordo: “Lasciatemi andare dove posso giocare” era stata la richiesta dell’inglesino ad agosto, cinque mesi più tardi ad attenderlo c’è il giallorosso della Roma.
Roma su Maitland-Niles: ruolo e caratteristiche
Ma che giocatore devono aspettarsi i tifosi romanisti? La piazza invoca da tempo un terzino e di certo Maitland-Niles non sembrerebbe essere il più classico dei giocatori attesi in quel ruolo. La sua duttilità e la sua qualità tecnica, però, lo hanno portato con gli anni a misurarsi anche in quella zona di campo.
Wenger, Emery e Arteta hanno sempre potuto contare sulla sua duttilità: con Emery, nella stagione 2018/19, aveva anche affrontato il Napoli nel doppio incontro (vinto dagli inglesi) di Europa League sempre da esterno largo a destra nel 3-5-2 dello spagnolo, con una buona prestazione all’andata e un assist poi decisivo.
Un modulo che sembrava perfetto per lui, abile a sfruttare la grande corsa a tutta fascia, non a caso diventato inamovibile in Coppa. Poi l’arrivo di Arteta e il passaggio alla difesa a quattro ne hanno complicato la continuità: per l’ex collaboratore di Guardiola, Maitland-Niles fa il terzino e lo fa anche tanto nella stagione 2019/20.
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In totale, l’inglese ha giocato in oltre sessanta occasioni da terzino (su entrambi i lati, alternandosi anche sul lato mancino), ma è da esterno avanzato che ha fatto sempre vedere le cose migliori. Mourinho lo conosce già, anche se a distanza: lo scorso anno era in campo nella vittoria del Tottenham contro il WBA per 2-0. In quel caso, da interno di centrocampo. Un jolly, appunto, per ogni occasione.