Dopo mesi di travaglio, con un lungo stop nei mesi primaverili, è vicinissima la cessione della Roma al magnate americano Dan Friedkin.
Ore decisive quelle sull’asse Boston-Houston per la firma del preliminare che di fatto precede la cessione della società giallorossa. Ormai ci siamo, James Pallotta ha deciso di vendere la Roma, lasciando la proprietà del club dopo 9 anni.
Una cessione che ha avuto tempistiche lunghe, iniziate oltre dodici mesi fa, con non pochi incidenti di percorso e alcuni momenti di tensione. Lo scorso autunno l’accelerata, con la trattativa tra le parti che aveva portato quasi alle firme a gennaio. 700 milioni era il prezzo fissato. Poi è arrivato il Covid e tutte le carte nel mazzo si sono rimescolate. Uno stallo certificato in primavera dal comunicato ufficiale della Roma, che metteva un freno all’imminente cessione.
Superata parzialmente la pandemia globale Dan Friedkin si è ripresentato con una nuova offerta, rimodulata su altre cifre: 450 mln + 80 per la ricapitalizzazione. Prendere o lasciare. Da lì il gelo tra le parti. Con Pallotta stizzito dal forte ribasso - certificato da un altro comunicato dai toni molto forti - dall’altra la posizione di Friedkin, inamovibile sulle nuove cifre, frutto della consapevolezza di essere l’unico serio interlocutore per la cessione della società.
Tra giugno e luglio diversi avventori hanno, pubblicamente e non, mostrato interesse per l’acquisizione della Roma. Ma nessuno con la forza e l’organizzazione messa in campo da Friedkin da ottobre scorso. Dal Kuwait al Sudamerica, ogni interlocutore o presunto tale è svanito, lasciando Friedkin come unica offerta reale e concreta sul tavolo.
Le urgenze di bilancio e di liquidità, insieme all’evanescenza dei tanti soggetti esterni, hanno portato alla decisione delle ultime ore: Pallotta ha accettato l’offerta di Dan Friedkin e già nelle prossime ore potrebbe arrivare la firma sul preliminare. Tecnicamente ci saranno ancora dei passaggi prima dell’effettiva chiusura dell’operazione. Passeranno ancora altre 4-5 settimane, non oltre i 2 mesi. Poi quel Dan Friedkin sarà il nuovo presidente della Roma.