Dalla movida inglese all’arroganza di Ibra, le verità di Robinho
Il brasiliano ha raccontato la sua carriera, rivelando numerosi aneddoti anche del periodo al Milan
Club stellari, vittorie e trofei. Ma anche la consapevolezza che avrebbe potuto conquistare molto di più, considerando le sue capacità. Adesso gioca in Turchia, nell'Istanbul Basaksehir, ma Robinho in carriera ha vestito maglie prestigiose e storiche. Lasciando sempre il segno. L'arrivo in Europa nel Real Madrid con l'etichetta di 'nuovo Pelè', un peso troppo pesante da reggere: "So che molti si sarebbero aspettati da me il Pallone d'Oro – le parole di Robinho a Marca – quando Pelé parla di te la gente non può far altro che ascoltare. Hanno fatto questi confronti ma non esiste un nuovo Pelé, né ora né mai".

Poi il passaggio al Milan: "Ibrahimovic diceva sempre che era stato lui a convincere il Milan ad acquistarmi. 'Sei qui grazie a me'. È arrogante? Sì, ma in buona fede. È solo tanta fiducia in se stesso e nel suo talento. Per me, è tutto quello che un attaccante deve essere: un vincente e uno showman". La chiosa su Beckham: "Stava sempre con i brasiliani, era uno di noi. Gli spagnoli erano gelosi perché parlava più portoghese che spagnolo".
