Altro giro, altra coppa: il River Plate di Gallardo nella storia, ancora una volta. Con la vittoria in Recopa Sudamericana, la versione della Supercoppa Europea di quelle latitudini, i titoli della gestione del Muñeco sono saliti a 10, uno in più di quanto fatto da Ramón Díaz, colui che più di tutti aveva vinto sulla panchina del Monumental.
È il miglior River Plate di sempre e adesso non c’è più bisogno nemmeno dei numeri: un ciclo così i Millonarios non ce l’avevano mai avuto, merito di un allenatore che ha sputo trasformarsi nel vero fuoriclasse di questa squadra, pur perdendo in ogni sessione di mercato gli uomini lanciati dai suoi successi.
E così dopo l’indimenticabile successo di Madrid in finale di Copa Libertadores arriva un nuovo successo, la Recopa Sudamericana contro l’Atlético Paranaense. Modalità simili, ormai ricorrenti, per ritrovarsi a fine partita a sollevare un trofeo: inizio in salita, una partita da rimontare, poi il supplementare e la vittoria di carattere.
Tutto perfettamente gestito da Gallardo, ormai padrone della testa dei suoi calciatori. Al Monumental come al Bernabéu, la replica sembra perfetta: contro il Boca tra andata e ritorno servì pareggiare tre volte, qui ne è bastata solamente una. L’1-0 di Nacho Fernández ha rimesso in parità il doppio confronto (in Brasile vinse l’Atlético Paranaense 1-0), poi da lì sono arrivati i supplementari, ormai materia forte del River.
Due gol in 3 minuti nel primo dei due tempi, quanto basta per assicurarsi l’ennesimo titolo: segnano il solito Lucas Pratto e Matías Suárez, convocato anche in Copa América al posto di Icardi.
In Brasile con lui partirà anche Franco Armani, decisivo con le sue parate in particolar modo su Lucho González, il grande ex della partita che con un successo sarebbe salito al secondo posto degli argentini più titolati di sempre scavalcando Tévez a quota 27.
Ma contro questo River Plate nel doppio confronto sembra esserci poco da fare, è la squadra sudamericana più forte nelle sfide a eliminazione diretta. Se ne si fa una questione di Recopa Sudamericana poi, Gallardo ne è ormai lo specialista: ha vinto per la terza volta questo trofeo, che si aggiunge a 2 Coppe d’Argentina, 1 Supercoppa d’Argentina, 1 Copa Sudamericana, 1 Copa Suruga Bank e soprattutto a 2 Copa Libertadores, le stesse che il River aveva vinto nella sua intera storia prima dell’arrivo del Muñeco.
Gallardo è storia, passata e futura, visto che dal River proprio non vuole andare via. Gli manca solamente il campionato, l’unico torneo che non ha mai vinto assieme alla nuovissima Copa de la Superliga. E forse la sua permanenza prolungata al Monumental è dovuta proprio alla volontà di chiudere il cerchio, che vada come vada è già il più vincente della storia del club.