La giornata di lunedì sarà quella decisiva per capire se Lazio-Torino si potrà disputare come da programma martedì 2 marzo all'Olimpico alle 18.30. Il Torino non si allena da una settimana su indicazioni dell'autorità sanitaria locale, che prima ha bloccato lo svolgimento degli allenamenti allo stadio Filadelfia, poi ha di fatto rinviato la partita fra i granata e il Sassuolo che doveva aprire questo turno di Serie A nella serata di venerdì.
In attesa che nella giornata di lunedì arrivino i risultati dei tamponi fatti domenica, i test effettuati sabato dai componenti del gruppo squadra del Torino hanno dato esito negativo. Se tale situazione dovesse ripetersi lunedì, l'Asl potrebbe sancire la fine del focolaio all'interno della squadra di Nicola e permettere al gruppo di partire verso Roma.
I granata sarebbero pronti a viaggiare verso la capitale, nonostante le tante assenze e l'impossibilità di allenarsi in gruppo al Filadelfia da una settimana. Tutti i giocatori di Nicola sono stati infatti isolati e negli ultimi giorni hanno potuto allenarsi esclusivamente in modalità individuale. Prima nelle proprie abitazioni, poi nella giornata di domenica, su indicazione dell'Asl, al Filadelfia. La società non può avanzare la richiesta di rinvio, dato che è possibile farlo solo con 10 positivi fra i giocatori con numero di maglia assegnato nei 7 giorni antecedenti la partita. I positivi in casa Torino al momento sono 9, di cui 3 già assenti nella gara precedente contro il Cagliari.
Nello scenario in cui l'Asl bloccasse la trasferta del Torino nella giornata di domani, la data più probabile per recuperare la partita contro la Lazio è quella di mercoledì 7 aprile. I granata, che sono in grande difficoltà, sperano che le difficoltà oggettive possano convincere l'Autorità Sanitaria a impedire la partenza per Roma.