È ancora caos in casa Rieti, a dispetto di una situazione prettamente calcistica che vede la squadra di Caneo in netta risalita (non perde dallo scorso 13 ottobre, ora al diciassettesimo posto nel girone C di Serie C).
Venti giorni dopo la scadenza di novembre, tra closing con ItalDiesel e (al momento vacue) promesse, la squadra non ha ancora percepito gli stipendi. Così, questa mattina, dopo essersi riuniti al campo di allenamento, i calciatori hanno deciso di non allenarsi e così sarà fintantoché non verranno pagati gli stipendi (al momento, solo un calciatore è stato retribuito, altri pagamenti dovrebbero essere invece effettuati nelle prossime ore). Intanto, nella serata di ieri il comunicato di ItalDiesel, che appena due settimane fa è divenuta proprietaria del Rieti, nel quale si assevera di un nuovo e non meglio esplicato closing, oltre all’imminente arrivo dei bonifici per calciatori e staff.
Sullo sfondo (ma neanche troppo) l’ex proprietario del Rieti, Riccardo Curci, il quale ha già diffidato la nuova società ad adempiere alle numerose scadenze e che, di diritto (previa clausola apposta nell’atto di cessione) potrebbe riprendere il controllo della società ove ciò non avvenga. Caos e tanta incertezza. La squadra questo pomeriggio incontrerà l’Assocalciatori per capire come muoversi. E intanto ha già legittimamente lanciato l’aut-aut: “O arrivano gli stipendi o non giochiamo”. A fortissimo rischio, ordunque, la partita di sabato Vibonese-Rieti.