Se non avesse fatto il calciatore probabilmente ora farebbe l’imbianchino insieme al papà, come succede ogni estate finito il campionato: “Gli do sempre una mano, da quando avevo 13 anni, lo farei anche se arrivassi in Serie A, aiutare un genitore è la cosa più naturale del mondo”. Poche parole per inquadrare Orlando Viteritti, terzino del Rende rivelazione del Girone C di Serie C. Piedi ben piantati a terra, senza però distogliere l’obiettivo. Ossia il massimo raggiungibile: “Punto ad arrivare in Serie A il prima possibile, è il sogno di ogni calciatore, è inutile nascondersi”.
D’altronde Viteritti è abituato ai grandi salti, due anni fa era in Eccellenza, ora si è trovato in C: “Sinceramente non mi aspettavo un salto così improvviso, ma sono felice e sto dando il massimo”. Così come il Rende, terzo in classifica e vera sorpresa del girone: “Abbiamo fin da subito messo in pratica quello che ci ha chiesto il mister, siamo a sua completa disposizione. Ci alleniamo bene, ad alta intensità, la stessa che poi mettiamo in partita. Sappiamo di avere ampi margini di miglioramento, ma pensiamo partita per partita”.
A Rende ci era passato già all’inizio della sua carriera, ci è tornato dopo l’esperienza ad Acri, il paese dove è nato: “Rende è a mezz’ora dal mio paese, ma ho deciso comunque di prendere una casa per non fare avanti e indietro – Continua Viteritti - A Rende non ci sono le pressioni che ci sono in piazze più grandi, quindi si può lavorare in modo più sereno. Poi la società è sana, si mette a disposizione dei giocatori, c’è un bellissimo ambiente”.
Esterno di spinta, su e giù per la fascia. Già un gol quest’anno, parecchi nelle passate stagioni. Il suo modello? “Maicon, mi ispiro a lui da sempre, è stato un grande campione”. Fuori dal campo pochi eccessi, quando non si allena preferisce stare con la famiglia e la fidanzata. Ragazzo semplice, con la testa sulle spalle. Generoso anche, perché la prima cosa che farebbe se dovesse arrivare in Serie A sarebbe "aiutare papà ad aprire una ditta tutta sua".
In passato è transitato anche per grandi piazze, anche se non tutto è andato per il verso giusto, come a Foggia: “Quando ho firmato c’era Padalino, dopo l’arrivo di De Zerbi sono stato messo ai margini – Ricorda Viteritti – il mister voleva gente già preparata, io ero ancora giovane e dovevo fare esperienza. Quello è stato il momento più difficile della mia carriera”.
Ora però per Orlando Viteritti si è aperto un nuovo capitolo targato Rende. Una storia iniziata nel migliore dei modi, tra successi e ambizioni future. Un campionato da protagonista in Serie C per sognare la A, l’obiettivo dichiarato. Per far contento lui e anche il papà.