Da bambino guardava le giocate di Zidane sul telefonino di suo padre Mauro, che è stato uno dei più grandi giocatori di futsal degli anni '80 visto che nel 1985 vinse il Mondiale con la nazionale brasiliana. Reinier Jesus Carvalho, noto come Reinier, oggi è uno dei giovani talenti del Frosinone di Eusebio Di Francesco. Mezzala, trequartista o esterno, dopo un inizio da oggetto misterioso per via di una condizione non ottimale, il classe 2002 ha realizzato 2 gol e 2 assist nelle ultime 4 partite in maglia giallazzurra.
Nato a Brasilia, Reinier ha mosso i primi passi nell’escolinha Ajax nel quartiere di Cruzeiro per poi trasferirsi a Rio de Janeiro insieme ai suoi genitori e sua sorella all’età di 11 anni. Dalla capitale alle spiagge di Copacabana e Ipanema, Reinier si è trasferito con la sua famiglia grazie all’aiuto di Matheus Brasília, un compagno di squadra che era stato preso dal Vasco da Gama e che gli ha aperto le porte. È stato lui il giovane che ha aperto le porte a Reinier a Rio de Janeiro. Per un periodo, le loro famiglie hanno condiviso un appartamento a São Cristóvão, quartiere vicino allo stadio del Vasco.
Dopo il Vasco, Reinier ha giocato nel settore giovanile di Botafogo e Fluminense, e nel 2014 è stato tesserato dal Flamengo. Il Torneo di Montaigu con la 10 verdeoro e il Sudamericano Sub17 con la fascia di capitano al braccio gli hanno dato grande visibilità. Abel Braga lo ha promosso in Prima Squadra nel Fla, Jorge Jesus lo ha fatto esordire e con il portoghese ha vinto il Brasileirao e la Copa Libertadores contro il River Plate. Grazie al successo contro gli argentini, Reinier è diventato di primo giocatore nato nel 21esimo secolo a vincere il trofeo per club più importante del Sudamerica.
A gennaio 2020, il Real Madrid lo ha acquistato per 30 milioni e Reinier ha coronato il sogno di essere allenato da Zidane. Due gol in 3 partite con il Castiglia, poi la pandemia e la promozione in Prima Squadra per poi essere ceduto al Borussia Dortmund dove ha collezionato 1 gol in 39 presenze con Bellingham e Haaland, ma senza brillare. In estate vince la medaglia d’oro a Tokyo con la Selecao e poi è passato in prestito al Girona, dove ha segnato il primo gol in LaLiga contro il Valladolid di Ronaldo. Poi però una serie di infortuni lo ha costretto a concludere la stagione con 18 presenze.
L’interesse di Angelozzi, l’intermediazione di Braida con Ancelotti e la possibilità di giocare con regolarità in un campionato che può migliorarlo dal punto di vista tattico hanno fatto il resto. Il giovane brasiliano ha scelto la maglia numero 12 per la sorella Stefany e per la star del futsal Falcao. Al Frosinone è scattato subito il feeling con l’argentino Soulé, anche fuori dal campo, visto che i due si sfidano sempre alla playstation e in giallazzurro Reinier ha ritrovato anche Kaio Jorge, l’amico con cui aveva giocato nel Brasile U17 e che gli ha fornito l’assist per il gol decisivo col Torino in Coppa Italia. E adesso Reni non vuole fermarsi.