Questo sito contribuisce all'audience di

Reggina-Menez, un biglietto stracciato e la “promessa” al Sant’Agata

A gennaio era praticamente stato ceduto, poi la permanenza alla Reggina e ora le nuove prodezze a trascinare gli amaranto

Jeremy è tornato Houdini. E lo ha fatto nel momento più delicato della sua stagione e di quella della Reggina: quando lui ormai dava l’impressione di essere totalmente fuori dal progetto amaranto, mentre la squadra sembrava aver imboccato un tunnel di sconfitte senza uscita. Ora la svolta. Inaspettata per molti – erano in pochi infatti ormai a credere in un cambio di marcia di Menez – arrivata con l’ennesimo numero di prestigio di una carriera che lascia l’amaro in bocca per quello che poteva essere e invece non è stato.  

menez-reggina-esultanza-andrea-rosito.jpeg
Foto Andrea Rosito

Tacco, punta, magia. Voilà. Due gol (4 totali in tutta la stagione) nelle ultime cinque partite (titolare in 4) nelle quali la Reggina ha collezionato 4 vittorie e una sconfitta, contro il Frosinone: reti decisive al Granillo nel 2-0 al Pordenone e nella vittoria per 1-0 contro un Pisa in lotta per la promozione diretta. Destro-sinistro dopo aver recuperato un pallone in pressing alto e piazzato mancino dopo appena 12’.  Tutto così facile per un talento come il suo.

La promessa del Sant’Agata…

Gioie e dolori, Jeremy. Che al Sant’Agata – centro d’allenamento della Reggina –  in settimana era certo di fare gol contro il Pisa, tanto da ripeterlo un po’ a tutti: troppo grande il “torto” del gol annullato per fuorigioco dal Var che avrebbe riaperto il match con il Frosinone (sarebbe stata la rete del 2-1, gara che è poi invece finita 3-0). Promessa mantenuta. Prendere o lasciare, Menez è così. 

menez-reggina-andrea-rosito.jpeg
Foto Andrea Rosito

Centrale con Stellone

E pensare che Jeremy a gennaio aveva già la valigia pronta direzione Malta, dove ad attenderlo c’erano gli Hamrun Spartans. Tutto fatto o quasi, poi biglietto aereo stracciato e ancora un gioco di prestigio. L’ennesimo. E poco importa se il palcoscenico sia San Siro, il Parco dei Principi, l’Olimpico o il Granillo. Menez rimane alla Reggina, figura centrale nel progetto di Stellone: responsabilità che forse non hai mai avuto in maniera così importante da quando indossa la 7 amaranto e chiavi in mano di una squadra in piena crisi di risultati. 

menez_reggina_andrea_rosito2.jpg

Che oggi, invece, è tornata a sorridere grazie a una svolta che ha portato 12 punti nelle ultime 5 gare, che fanno complessivamente 35 e dodicesimo posto. Distanza sulla zona playout che torna di sicurezza e sorriso stampato sul volto del popolo reggino che tanto somiglia al ghigno felice di Jeremy dopo l’esultanza col Pisa. Mani alle orecchie per sentire il boato del Granillo (che mercoledì spera nel bis contro il Vicenza), scarpini ai piedi e bacchetta magica in mano. La nuova splendida illusione di Menez.