“Alle 7 mi sono addormentato. Alle 7:40 mi è suonata la sveglia”. Appena quaranta minuti di sonno questa notte per Alessandro Spanò: il capitano della Reggiana ieri sera ha festeggiato la promozione in Serie B, poi questa mattina ha indossato giacca e cravatta e si è pure laureato.
(Foto Reggiana: Silvia Casali)
“Sembra tutto uno scherzo, ancora devo realizzare” dice a gianlucadimarzio.com, con la voce assonata, ma piena di gioia. Spanò si è laureato in Economia e Managment all'Unicusano, università telematica fondata, guarda caso, da Stefano Bandecchi patron della Ternana eliminata dal Bari ai quarti di finale Playoff. Titolo della tesi: 'La capitalizzazione degli investimenti: private equity e venture capital' tanto per non essere banali: “Ho terminato di discuterla alle 14, poi ho raggiunto di nuovo i miei compagni di squadra per festeggiare quest'altro traguardo insieme”.
Di strada non ne aveva molta da fare, anche perchè discussione e proclamazione sono state – come tempi Covid impongono – rigorosamente online, quindi a casa: “Di fianco a avevo i miei genitori, scesi a Reggio Emilia per vivere insieme questo momento. La laurea, non la promozione. Quella non era in programma, festeggiare anche quella con loro è stato fantastico”.
Alessandro è di Giussano, ma ora – accento a parte – si sente emiliano, anzi, reggiano al 100%. E se la laurea in un modo o nell'altro, prima o poi, sarebbe arrivata, beh la promozione in B, dopo vent'anni di calvario per la sua Reggiana, non era così scontata: “E' un traguardo diverso, forse ancor più emozionante, perchè non è solo mio personale ma di tutte le persone che mi circondano: amici, compagni di squadra, società e tifosi. A loro devo tutto, e non finirò mai per ringraziarli. Sei anni fa mi accolsero che ero un ragazzino, ora sono cresciuto, ed aver conquistato questo successo con quella che considero la mia città è qualcosa di straordinario”.
Di Alessio De Giuseppe