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Reggiana in B, notte di festa per i tifosi: che show in città

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A Reggio Emilia si è dormito pochissimo. Per capire basta vedere Leo, un bambino che dei richiami della mamma non ne vuole proprio sapere. Sulla maglia ha la scritta "Run" e lui effettivamente corre come un matto anche se sono passate le una. Piazza Martiri, però, è ancora piena. La Reggiana ha corso come Leo verso la Serie B, che mancava dal 1999. Chi a correre non ce la fa proprio è il pullman sul quale c'è la squadra.


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Quando arriva in piazza, è costretto a proseguire a passo d'uomo. Ci metterà più di un'ora per farla tutta, giusto il tempo per permettere a Spanò e compagni, che seduti non riescono a stare, di finire qualche lattina di birra o qualche bottiglia di spumante. Il capitano è il più scatenato di tutti. Veste questa maglia dal 2014, ci ha perso due semifinali Playoff contro Bassano e Alessandria. Non ne poteva più di soffrire. Con il Novara l'ha decisa proprio lui: "L'amico che ti risolve i problemi", lo ha descritto il presidente Quintavalli, che senza il suo capitano la finale con il Bari probabilmente non l'avrebbe giocata.


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"Quanto è forte Kargbo", grida la gente in piazza. Il "bimbo d'oro", lo chiamano. In stagione ha segnato 10 volte. Il gol più importante lo ha fatto di testa a Frattali, regalando ad Alvini la sua notte più bella da allenatore. Ad un certo punto il pullman apre la portiera e lui scambia qualche "cinque" con i tifosi. Forse era dai tempi di Marchioro che la città non amava un mister così tanto. Chissà se anche Alvini riuscirà ad arrivare in Serie A.

Qualcuno si immagina a giocare di sabato ed effettivamente sarà così. Altri addirittura all'Olimpico, ma per quello servirà tempo. Come quello che è stato necessario al pullman per tornare alla base. O forse meno, chissà.

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