Crisi e reazioni, problemi e rimedi. Il Real Madrid e la sua ricetta per non soffrire il momento, con uno stadio che può rappresentare la via giusta per combattere ogni tipo di difficoltà economica.
Il nuovo Santiago Bernabéu è l'emblema di come la squadra della capitale spagnola si stia attrezzando per uscire al meglio da questo 2020 di difficoltà globale. La pausa paradossalmente ha aiutato lo sviluppo dei lavori: con il campionato a porte chiuse il Real ha potuto giocare nel suo complesso di Valdebebas al Campo Alfredo Di Stéfano permettendo una notevole accelerata della restaurazione del suo storico stadio.
I lavori potrebbero essere ultimati addirittura per giugno 2022, in modo da avere al completo la terza versione del Bernabéu per la stagione 2022/23. Viaggio nel futuro per una Madrid sempre un passo avanti nel mondo del calcio: non solo la grande tecnologia, ma anche profitti di enorme spessore.
Ci sarà il tetto a scomparsa e un nuovo look futuristico, ma soprattutto uno stimato guadagno di 150 milioni di euro a stagione in più rispetto a quelle attuali. Balzo in avanti per tornare a dominare anche in Europa, con tanti dettagli che possono fare la differenza
L'ampiamento dello store ufficiale, la possibilità di cambiare facilmente il terreno di gioco per facilitare i concerti senza subire danni al prato, e soprattutto un'area per gli e-sports che terrà viva la vita attorno allo stadio anche nei giorni in cui non ci sarà la partita.
Modelli NBA per certi versi, strategie di marketing da primi della classe. Un investimento importantissimo che sa anche di insegnamento per gli altri club: la ricetta per uscire dalla crisi del Real Madrid è quella di presentarsi con una scommessa importante dal grande rendimento.
D'altronde i giorni deserti senza gente in fila allo store nei giorni della gara e non, non durerà per sempre, e al momento del ritorno alla totale normalità il Real Madrid vorrà far capire di essere già nella nuova era del calcio.