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L’ex capo scout del Real: “Ho soffiato Raúl all’Atletico. Neymar? Che rimpianto”

L’ex capo scout del Real Madrid ha parlato ai microfoni di Sky Sport, svelando alcuni retroscena di mercato

Scoprire talenti e investire sui giovanissimi. Un mestiere difficile, che Paco De Gracia ha svolto egregiamente al Real Madrid per 35 anni. L’ex capo scout del club blanco, intervistato da Sky Sport, di giovani talentuosi ne ha visti tanti.

Raúl, per esempio, che a 14 anni ha portato lui stesso nel settore giovanile del Real: “Il club non lo pagò nulla. Aveva 13/14 anni e giocava in una squadra di quartiere. Anche l’Atletico provò a prenderlo e il padre, tifoso dei colchoneros, lo convinse a firmare per l’altra squadra di Madrid. Ma successivamente sono riuscito a fargli cambiare idea, portandolo così al Real”.

Tempi diversi, ancora talenti. Paco De Gracia è stato vicinissimo a portare Neymar al Real. C’era anche l’accordo, ma tutto saltò per poche migliaia di euro: “Neymar è stato a Madrid a 14 anni. Ha iniziato ad allenarsi con i ragazzi più grandi di un anno, poi con quelli che avevano due anni in più. Ma dimostrava sempre di essere superiore. Era tutto fatto. Non fu però raggiunta l’intesa con la famiglia del brasiliano, che chiedeva 60 mila euro per comprare un appartamento ai nonni del giocatore che non volevano trasferirsi a Madrid. L’affare quindi saltò”.

La Juve è a Madrid per affrontare l’Atletico. L’ex bandiera del Real Cristiano Ronaldo tornerà in città per sfidare la squadra di Simeone. L’ex capo scout dei Galacticos conosce bene il fuoriclasse portoghese: “E’ una sensazione strana vederlo con la maglia della Juve. Lui è stato un simbolo per il Real. Da madridista mi sento strano. Ma quello bianconero è un grande club”. Sulla partita ha poi aggiunto: “Sarà una gara difficile, ma entrambe hanno un ottimo gioco. Si giocherà sui piccoli dettagli, è una sfida complicata. Potrebbe finire anche 0-0”.

Il manuale del perfetto talent scout. Paco De Gracia ha infine svelato le tre caratteristiche fondamentali che deve avere un giovane per essere notato: “Il talento è la prima cosa, poi personalità e il saper essere competitivo”.