Dalle favelas all'incontro con Deco: la storia di Raphinha
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Data: 22/08/2019 -

Dalle favelas all'incontro con Deco: la storia di Raphinha

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Rapidità, agilità e un ottimo piede sinistro. Sono queste le caratteristiche principali di Raphael Dias Belloli, meglio conosciuto come Raphinha: brasiliano, 23 anni, esterno dello Sporting Lisbona finito del mirino della Fiorentina. Vincenzo Montella lo ha definito "il Ribery della fascia destra", paragonandolo già da ora al campione francese appena arrivato in viola. Una coppia che, nel caso in cui si dovesse concretizzare anche il trasferimento del classe 1996, regalerebbe enorme qualità e giocate da brividi al pubblico del Franchi. 

Il curriculum di Ribery, per anni al top con il Bayern Monaco, lo conosciamo già tutti. Per quanto riguarda la storia di Raphinha, invece, bisogna cominciare da molto lontano, dal Brasile e da una piccola squadra come l'Avaì. Raphinha nasce a Porto Alegre il 14 Febbraio 1996 e, ad appena 10 anni, entra a far parte del settore giovanile dell'Avai, società sportiva della città di Florianopolis. Qui fa tutta la trafila delle formazioni under, senza però mai debuttare in prima squadra. La svolta arriva all'improvviso, quando Raphinha regala spettacolo davanti agli occhi di un osservatore particolare: Anderson Luís de Souza. In arte, Deco.

L'ex centrocampista di Porto e Barcellona, nel ruolo di scout per vari club europei, si innamora calcisticamente del ragazzo e comincia a proporlo a diverse squadre portoghesi, tra cui lo stesso Porto. I club non sono molto convinti nell'acquistarlo, non si fidano di un ragazzo appena 20enne che viene dall'altra parte del mondo, da una cultura e da un calcio totalmente differenti. Alla fine, è il Vitoria Guimaraes ad acquistarlo e a portarlo in Portogallo nel Febbraio 2016. Prezzo del cartellino: 600.000 euro.

Già dal primo scorcio di stagione, Raphinha mette in mostra le sue qualità, raccogliendo 16 presenze e 5 gol nella squadra B. Ben presto arriva anche l'esordio in prima squadra, nel match perso contro il Pacos De Ferreira. La svolta sul campo arriva nella stagione successiva: con l'arrivo di Pedro Martins in panchina, Raphinha diventa titolare fisso contribuendo a portare la sua squadra fino alla finale di Coppa di Portogallo, persa contro il Benfica. Questo, però, porterà Raphinha e il Vitoria Guimaraes a giocare l'Europa League

 

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Nella stagione 2017-2018 arriva la consacrazione, Raphinha colleziona in totale 43 presenze, 18 gol e 6 assist. Segna in tutti i modi, di destro, di sinistro, da fuori area o davanti al portiere. Gli occhi delle grandi d'Europa si aprono su di lui. Nell'estate 2018, Raphinha è molto vicino ad approdare nel campionato italiano. Si interessa fortemente a lui l'Udinese, il ragazzo può essere tesserato come comunitario in virtù del doppio passaporto ottenuto per via delle origini italiane della madre. L'offerta dei friuliani però non è abbastanza convincente e alla fine Raphinha viene acquistato per 6.5 milioni di euro dallo Sporting Lisbona.

Una volta raggiunti i palcoscenici più importanti del calcio europeo, Raphinha, seppur giovanissimo, ha subito provveduto ad impegnarsi per il sociale: "Ho un progetto con mio padre per aiutare i bambini bisognosi, fargli cambiare vita e trovare un'altra realtà, specialmente nel quartiere in cui sono nato a Porto Alegre. Voglio portarli fuori dal mondo della droga, molti di loro hanno i genitori in prigione o che sono trafficanti. Il nostro obiettivo è un cambiamento di pensiero. Voglio un futuro migliore per loro. Alcuni dei miei amici non ci sono più: dal momento che non potevo aiutare loro allora, penso ad aiutare i bambini di oggi".

 

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Arrivato a Lisbona in una situazione difficile, con l'arrivo e il licenziamento di Sinisa Mihajlovic avvenuto nel giro di una decina di giorni, Raphinha ha concluso la sua prima stagione in biancoverde con 36 presenze e 7 gol contando tutte le competizioni. Adesso, è arrivato il forte interessamento della Fiorentina e l'investitura ufficiale da parte di Vincenzo Montella: il "Ribery di destra" può sognare di nuovo l'approdo in Serie A, a un anno di distanza dall'ultima volta.

A cura di Alessandro Gardella



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