Ranieri: c’era una volta il Leicester, ora il Fulham
L’allenatore del Fulham è tornato ad affrontare il suo vecchio e amato Leicester. A Craven Cottage è finita 1-1, ma il nome cantato dalle due tifoserie è stato lo stesso: quello di King Claudio
La favola si è conclusa ma i ricordi restano. Claudio Ranieri ritrova il suo Leicester, a Craven Cottage, in quella che ora è la sua nuova casa da qualche settimana. Due anni dopo quel maggio 2016 che regalò una favola fantastica ai tifosi della cittadina al centro dell’Inghilterra e a tutti gli appassionati di calcio. Ce n’è traccia tra le Foxes. C’è ancora quel numero 9 che prima faceva l’operaio, quel fantasista venuto dall’oriente, il portiere biondo figlio di papà e il capitano con il fisico da culturista e poco da calciatore.
Era il Leicester di Vardy, Okazaki, Schmeichel e Morgan. Fu anche il Leicester di Kante, Drinkwater e Mahrez, ora lontani da Leicester. Ma soprattutto quello di Claudio Ranieri. Quello del 4-4-2 di filosofia italiana. La stessa che sta cercando di trasmettere al suo Fulham. In una nuova favola, che per ora ha i crismi dell’impresa. Salvare i cottagers dalla retrocessione. I tifosi lì ha già conquistati, quelli del Leicester non l’hanno certamente dimenticato. Così le due tifoserie si rispondono, cantando però lo stesso coro.
Per la prima volta si sono ritrovati uno di fronte l’altro. Il tecnico di Testaccio e la sua creatura priva di alcune sue componenti, ma ancora riconoscibile. Il campionato è andato avanti, così come la storia del Leicester e dopo l’esonero della stagione successiva, Ranieri è stato in Francia al Nantes, prima di tornare in Inghilterra. Un primo contatto già c’è stato.
Un abbraccio triste e severo dopo la scomparsa del presidente del Leicester, Vichai Srivaddhanaprabha di qualche settimana fa. Un’occasione per ritrovarsi e stringersi di nuovo forte, questa volta lontani dal campo. Oggi a Craven Cottage tra Fulham e Leicester in molti avevano negli occhi e nella mente quella cavalcata trionfale, ma anche l’elaborazione di un lutto. Un pareggio per uno a uno, quasi a non farsi male.
Sono stati novanta minuti di calcio inglese. Fisico, muscolare e con la solita pioggia. Novanta minuti di ricordi, ma anche di nuovo calcio. Una nuova pagina per entrambi. C’era una volta il Leicester, ora c’è il Fulham.
[videosky id=”472609″]