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Data: 24/05/2017 -

Pulici: "Filadelfia? Lì si respirava magia, il confronto ravvicinato con la gente, il contatto con la storia"

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Torino, si respira l'aria del glorioso passato: riapre ufficialmente lo storco Filadelfia. Oggi la pre-inaugurazione con la squadra di Mihajlovic e le vecchie glorie del passato, tra le quali il bomber Paolo Pulici: 172 reti con i torinesi. Fui lui a guidare il Torino alla conquista del settimo e ultimo scudetto nella stagione 1975-1976.

"Senza il Filadelfia non credo che sarei diventato Pupi-gol" - si legge nelle pagine de La Stampa - "Lì si respirava magia, il confronto ravvicinato con la gente, il contatto con la storia. E devo ringraziare anche quel muretto che mi ha insegnato a calciare con entrambi i piedi. Poi ho cominciato a segnare a raffica. Il Filadelfia? E' il primo campo dove ho conosciuto le figurine Panini: quelle vere. Un’esperienza unica, non smetterò mai di raccontarla ai bambini che alleno per far capire loro cos’è stato. La prima volta non avevo la maglia del Toro ma della Primavera del Legnano. Il mio provino fu un’amichevole, non dimenticherò mai le prime parole: 'Quando passate in quel tunnel, quelli lassù vi stanno guardando'. Lì ho iniziato a capire".

Cosa proverà oggi Pulici? "Devo entrarci per saperlo. Ci sono stato poco tempo fa e ogni volta è una sensazione diversa e unica. Mi passa davanti tutta la carriera, i personaggi che hanno fatto grande il Toro. Questa volta tornerò con i miei compagni di allora. Sarebbe bello tirare qualche calcio, tornare indietro nel tempo. Fare qualche scherzo, perché no. Una volta c’era la presa in giro, lo sfottò, piccole cose che hanno creato un grande gruppo, che ci hanno permesso di vincere". Un consiglio al Torino di Mihajlovic: "Ai miei tempi non esistevano partite facili e difficili, bisognava combattere sempre, per i tifosi. Quando si segnava il gol era per loro, oggi invece si osanna il proprio ego. Ai miei ragazzini lo ricordo sempre: i giocatori non sono nessuno, senza la loro gente".



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