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Portogallo-Turchia, la “last dance” di CR7 contro la novità Kuntz

Il ct tedesco proverà a frenare i lusitani a Oporto

Al “path C” dei playoff delle qualificazioni europee ai mondiali in Qatar 2022 partecipano, oltre a Italia e Macedonia del Nord, anche Portogallo e Turchia. Domani sera le due squadre si affrontano all’Estadio Do Dragao di Oporto per la semifinale che decreterà chi potrà giocarsi – in casa – l’accesso al Mondiale.

 

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La nazionale di Fernando Santos è in emergenza: soprattutto nel reparto difensivo, le defezioni per Covid e infortuni rendono obbligate le scelte del ct. Il suo omologo Stefan Kuntz va a Oporto col “vantaggio” di non avere nulla da perdere.

CR7 per la sua “last dance”

Cristiano Ronaldo sa che tra domani e martedì si gioca gran parte del suo futuro nella nazionale portoghese: è altamente probabile che quello in Qatar sia, qualora il Portogallo si qualifichi, l’ultimo campionato del mondo a cui CR7 prenderà parte. Ma prima il fenomeno del Manchester United deve conquistarsi la possibilità di disputare la sua “Last dance”. Alla sua memoria, e a quella di tutti i portoghesi, si sarà già palesato il ricordo degli spareggi del 2013, quando Ronaldo eliminò la Svezia al play-off segnando una tripletta che rispose alla doppietta di Zlatan Ibrahimovic.

 

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Si tratta dell’ultima apparizione della nazionale lusitana a questa fase; e dire che la qualificazione diretta sembrava alla portata: sarebbe bastato pareggiare contro la Serbia all’ultimo turno dei gironi, e invece il gol di Mitrovic dopo il novantesimo ha costretto Ronaldo e compagni al “limbo” degli spareggi. I portoghesi non devono avere un buon rapporto con la nazionale balcanica, considerato che all’andata a Belgrado CR7 non si era visto convalidare dall’arbitro Makkelie il gol del 3-2: la palla aveva vistosamente oltrepassato la linea di porta, ma l’assenza della goal-line technology aveva determinato la non assegnazione di una rete che verosimilmente avrebbe cambiato le sorti del girone.

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Le assenze di Santos

Fernando Santos dovrà fare a meno di molti uomini fondamentali: Pepe è risultato positivo al Covid e non potrà guidare il reparto difensivo nel suo stadio; gli infortuni hanno tenuto fuori Ruben Neves, Ruben Dias, Nelson Semedo e Joao Cancelo; positivo anche il portiere di riserva Anthony Lopes. Le defezioni in difesa dovrebbero indurre il ct Santos, dato a rischio in caso di eliminazione, a schierare il parigino Danilo Pereira in compagnia di José Fonte davanti a Rui Patricio. La coppia è quasi inedita: solo in una occasione, fino a questo momento, i due hanno giocato insieme in difesa. Le difficoltà non piegano l’orgoglio dei lusitani: in conferenza stampa Diogo Jota si è detto “sicuro che il Portogallo andrà al Mondiale”.

La Turchia si affida a Kuntz

A scalfire queste certezze ci proverà Stefan Kuntz, il cinquantanovenne ct tedesco della Turchia nominato a settembre in sostituzione di Senol Gunes. Kuntz è un allenatore federale della nazionale tedesca, che per 5 anni ha guidato la Germania U21, con cui ha anche vinto l’Europeo di categoria in Italia nel 2019, prima di allenare la Germania olimpica a Tokyo 2020. Kuntz è riuscito a risollevare la nazionale di Ankara dopo i deludenti risultati del 2021: gli straordinari numeri offensivi e difensivi della Turchia avevano creato grandi aspettative per Euro 2020, dove però Gunes ha chiuso con 0 punti nel girone.

 

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A fine estate, poi, la Turchia si è fatta sorpassare nel girone G di qualificazione dai Paesi Bassi; il rischio di rimanere fuori dalla corsa al Mondiale ha indotto la federazione a una scelta di rottura, dopo gli anni di Terim e Gunes, padri nobili del calcio turco. Kuntz non è riuscito a ricucire lo svantaggio dai Paesi Bassi, ma ha scampato la rimonta della Norvegia assestando la nazionale turca al secondo posto del raggruppamento. Le stelle sono l’interista Hakan Calhanoglu, della cui stagione in nerazzurro Kuntz si è detto entusiasta, e Burak Yilmaz, centravanti del Lille reduce dalla migliore stagione della carriera. In difesa, guidano l’atalantino Demiral e Caglar Soyuncu del Leicester: avranno l’arduo compito di frenare CR7.