Pochettino, il (non) mercato e il record del Tottenham
E se il miglior acquisto fosse l’assenza delle cessioni? Se lo chiedete a Mauricio Pochettino vi risponderà di sì.
E vi dirà anche che non è nè preoccupato nè triste. “Io sono felice”, come il titolo di un colossal la cui colonna sonora è una sessione estiva di calciomercato senza colpi per il suo Tottenham.
“Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, abbiamo fatto un ottimo lavoro”. Ne è sicuro Poch.
Ma non parlatene con i tifosi. Loro no, l’entusiasmo l’hanno un attimo lasciato da parte.
E il record del club? Importa poco o niente all’ambiente, visto che si tratta dell’essere diventato il primo club a non fare alcun colpo in entrata dal 2003 (quando venne introdotta la finestra di mercato estiva in Premier).
L’obiettivo a cui si riferiva Pochettino è quello di non aver venduto nessuno dei suoi. La squadra è rimasta la stessa.
Anche perché “è davvero un buon team il nostro, abbiamo ottimi giocatori e non è facile aggiungerne altri per migliorarsi ancora visto che ne abbiamo 25 in rosa”.
Tu chiamala se vuoi… politica del club, che ha investito comunque oltre 800 milioni nella costruzione del nuovo stadio. “Il nostro obiettivo è raggiungere il livello di Real Madrid, Manchester United, City, ma a causa di diverse circostanze non riusciamo a raggiungerlo ancora.
Se non puoi prendere giocatori in grado di migliorare la squadra, la cosa più importante è essere sicuri di non perdere gli elementi migliori che già sono presenti”.
Positività unica via, insomma. Lato manager sicuramente.
Ma il club non si sarà sorpreso se i tifosi hanno storto il naso ed impugnato la penna per scrivere un comunicato col quale chiedono spiegazioni al presidente Daniel Levy.
“Ci era stato detto che non ci sarebbe stato bisogno di nuovi acquisti per poter puntare sui talenti del nostro settore giovanile.
Invece, quattro dei nostri più promettenti prospetti hanno lasciato il club questa estate (Griffiths, Walkes, Bennetts e Madueke).
Della rosa attuale, solo due sono aggregati con continuità alla prima squadra. Abbiamo apprezzato molto lo sviluppo della squadra ma per quanto sia stato bello il calcio mostrato nelle ultime stagioni non abbiamo visto trofei.
Abbiamo il presidente più pagato della Premier League. I tifosi pagano i biglietti tra i più cari del calcio europeo.
Il nostro supporto e la nostra ammirazione per quanto fatto finora resta forte, ma crediamo di meritare una spiegazione credibile per quanto accaduto in questa estate”.