L'andata degli ottavi di finale di Champions League si conferma un tabù per la Juventus. Terzo ko in tre edizioni consecutivi, stavolta all'Estádio do Dragão contro il Porto. Gol subito dopo un minuto e partita subito in salita: "gliel'abbiamo messa sul piatto d'argento dopo un minuto" spiega l'allenatore bianconero Andrea Pirlo a Sky Sport.
Tutto inizia dalla rete di Taremi dopo 60 secondi che cambia anche l'approccio al match della Juventus: "L'approccio è diventato sbagliato dopo un minuto - ammette Pirlo - Prendere un gol così è normale che viene un po' di paura, ti mancano le sicurezze che non dovrebbero mai mancare in un ottavo di finale. Non era l'inizio che volevamo, abbiamo preso un gol strano. La partita era questa, loro erano molto bravi a chiudersi e dopo l'1-0 l'hanno messa sulla strada che volevano ed è stato più difficile".
Secondo l'allenatore la Juventus paga anche la stanchezza, ma non deve essere una scusa: "La stanchezza dopo tante partite impegnative c'è, non è semplice mantenere sempre lo stesso ritmo, anche se in un ottavo di finale non deve succedere. Per fortuna il gol di Chiesa ha rimesso tutto in pista verso il ritorno".
Pirlo, che ha fatto anche il punto sugli infortunati con Morata che ha avuto uno svenimento alla fine del match, ha spiegato quale fosse l'idea iniziale per affrontare il match e gli errori commessi: "Avevamo preparato il match per attaccare la profondità con gli attaccanti e gli esterni. Quando tocchi la palla 3-4 volte perdi il tempo e loro rientravano bene. Dovevamo essere più lucidi, farli girare da una parte all'altra. Il movimento della palla, però, era troppo lento e non eravamo troppo intelligenti a leggere le situazioni della partita e questo è stato il problema. Non era l'atteggiamento che volevamo imporre alla gara, ma dopo aver preso gol dopo un minuto è diventata più dura".