Dieci risultati utili consecutivi e nono posto in classifica nella SuperLiga turca per il Karagumruk di Andrea Pirlo. Record della storia del club, che gli ha già proposto il rinnovo: "Meglio parlarne a fine stagione". Della sua esperienza in Turchia, ma anche del suo futuro in panchina, e di un possibile ritorno in Serie A, ha parlato proprio l'ex centrocampista in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport.
Pirlo e i rapporti con la Juventus
L'avventura di Pirlo alla guida della Juventus è durata una sola stagione. Ingaggiato inizialmente nell'estate del 2020 come allenatore dell'under-23, è arrivata subito la promozione in prima squadra dopo il divorzio con Sarri. Al termine della stagione, dopo due trofei e il quarto posto conquistato, è arrivato l'esonero. "Decidono i risultati" ha commentato Pirlo. Riguardo il suo attuale rapporto con la società, ha commentato: "Sento ancora alcuni dei dirigenti rimasti, ho anche visto Andrea Agnelli. Tornerei? Certo, se ti chiama un top club come la Juve...".
Intanto, il presente è il Karagumruk. La società gli ha già offerto il rinnovo, ma Pirlo deciderà solo a fine stagione. "M'importa crescere nel posto giusto, con programmi adeguati". E intanto ha commentato i quarti di Champions League, soprattutto quelli riguardanti le italiane: "In Champions può accadere di tutto. Il Napoli fin'ora ha fatto il vuoto, ma la mentalità che avevamo nei miei dieci anni di Milan c'è ancora. Il DNA resta. Anche per l'inter l'esperienza conta e può vedersela con chiunque, anche se i portoghesi sono la sorpresa stagionale".
L'investitura a Fagioli
Quindi, Pirlo si è lasciato andare anche a dei commenti sui singoli. Concentrazione, ovviamente, sui centrocampisti. "Mi piace molto De Jong del Barcellona", per poi passare a quelli italiani, o meglio, bianconeri: "Locatelli sta crescendo, ma quello che ha fatto il salto maggiore è Fagioli, che ha debuttato con me. Sa fare tutto. Nuovo Pirlo? Meglio essere ricordato come Fagioli".