Il Milan torna alla vittoria dopo il pareggio esterno con la Salernitana: contro il Sassuolo arriva il quarto successo consecutivo a San Siro grazie al gol di Pulisic nel secondo tempo. L'allenatore rossonero Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di Sky Sport nell'intervista postpartita. Di seguito le sue dichiarazioni.
Le parole di Pioli dopo Milan-Sassuolo
"Abbiamo fatto bene, chiaramente si può e bisogna trovare continuità in tutta la gara che ci consenta di tenere uno standard più alto, ma i ragazzi sono stati determinati e attenti. Il Sassuolo ha qualità per fare male in qualsiasi momento, abbiamo concesso il giusto. Il gruppo non si è mai arreso alla difficoltà", ha detto Pioli a Sky Sport dopo Milan-Sassuolo.
Ancora Pioli: "L'abbraccio sotto la curva? Io ho un gruppo molto responsabile, quattro anni fa ero un tormento per loro, mentre adesso li lascio molto liberi, perché hanno un grande senso di appartenenza e di rispetto verso l'allenatore, il club, i tifosi. Mi defilo un po' di più, perché so che loro trovano sempre il modo per fare il massimo".
Sulle parole di Furlani, che ha confermato la fiducia nei suoi confronti: "Io credo che fin quando sarò qui significa che il club ha fiducia nel mio operato e che posso essere l'allenatore migliore per questa squadra. Dopodiché, non sono più un ragazzino, in un club come il Milan quando non vinci diventa un problema. Ma questo discorso non è mai entrato nella mia testa. Cercheremo di fare meglio nel 2024, nel 2023 non è andato tutto come volevamo, ma abbiamo grande potenziale".
Sui fischi a Leao: "Erano fischi d'affetto... Ci si aspettano sempre partite di un certo livello, ancora non è nelle condizioni migliori. Oggi ha vinto qualche duello in meno, ma è sempre un punto di riferimento per la nostra fase offensiva. Aveva anche segnato, ma purtroppo era fuorigioco. Ma è giusto aspettarsi da lui prestazioni di alto livello".
Ancora sulla sua posizione: "Lavoro con un gruppo fantastico, ho sempre avuto la fiducia del club. Non sono tante le situazioni, tolti Gasperini e Allegri, in cui si rimane ad alto livello nello stesso club per tanti anni. Contano i risultati. Anche al Liverpool c'è uno dei migliori allenatori del mondo, ma l'anno scorso non è nemmeno arrivato nelle prime sei. Io sono il primo a dire che possiamo fare di più. Sono deluso solo quando non riesco a trasformare il potenziale della squadra nei risultati".
Dopo la vittoria in Milan-Salernitana, ai microfoni di Sky Sport ha parlato anche Kjaer: "Siamo contenti, sono tre punti molto importanti per noi. E per un difensore vincere 1-0 è sempre una bella cosa, oggi contavano solo i tre punti. Perché sono uscito? No, è tutto a posto, nessun problema. Come mi trovo con Theo in difesa? Gli ho detto di starmi vicino, di ascoltarmi e fare quello che faccio io... (ride, ndr). E' facile giocare con lui, ha gamba e tecnica. Simic è bravo, l'ho visto per la prima volta a Los Angeles, mi era piaciuto, si era subito allenato con personalità. Lavora tanto, anche fuori dal campo. E' un ottimo giocatore, che piano piano crescerà".