Juventus-Roma, l'intervista pre partita di Tiago Pinto
In apertura Pinto ha commentato la mancata proroga del decreto crescita: "Innanzitutto io come portoghese, come straniero, non mi permetto di criticare quelli che sono stati eletti democraticamente per prendere le migliori decisioni per il paese, ma li devo rispettare. Come uomo del calcio, secondo me ovviamente è un errore molto grande, perché basta guardare quello che abbiamo fatto in Serie A negli ultimi 4 o 5 anni: siamo riusciti a competere con Premier League e altre realtà dove economicamente il potere è diverso. La stagione scorsa abbiamo avuto tre squadre italiane nella finale delle competizioni europee, l'Under-19 dell'Italia ha vinto l'Europeo... Significa che si può far tutto, quindi io politicamente non sono un esperto, ma calcisticamente posso dire che secondo me questa è una grande botta".
Il portoghese ha proseguito facendo il punto sul mercato a pochi giorni dall'apertura della finestra invernale: "Sul tema del difensore io ho tanti difetti come direttore sportivo, ma ho una qualità: dico sempre la verità e sono sempre molto chiaro. È vero che abbiamo bisogno di un difensore centrale, lo sappiamo da tempo, stiamo lavorando, ma perché è pure vero che noi abbiamo un settlement agreement che dobbiamo rispettare, abbiamo un transfer balance che dobbiamo coprire per non prendere il rischio di avere un altro giocatore fuori lista, perché ne abbiamo due. Abbiamo una lista della Serie A con tutti i posti completi, quindi stiamo lavorando. Io come ho fatto sempre cercherò di essere creativo per trovare una soluzione sportiva che vada bene all'allenatore e una situazione economica e finanziaria che permetta al club di mantenere tutto quanto. Su Bonucci non voglio parlare".
Sul futuro di Renato Sanches, fin qui poco integrato all'interno della squadra: "Renato è stato sempre il mio pupillo e lo sarà sempre, non mi interessa il finale della storia. Quando lui è arrivato eravamo tutti consapevoli dei limiti che aveva, penso che abbiamo fatto un buon lavoro insieme allo staff tecnico e allo staff medico per permettere a Renato di stare al meglio della sua condizione, ma ovviamente quando apre il mercato e sia i giocatori sia le squadre avevano aspettative diverse, tutto va valutato. Io su Renato dal primo giorno all'ultimo ho cercato sempre di prendermi la responsabilità, non lo faccio quando i giocatori fanno benissimo, quando fanno malissimo, quando non vanno bene ci sono io, quindi sono abituato".
Quanto al possibile rinnovo di Mourinho: "Sappiamo che queste sono delle situazioni che noi dobbiamo trattare internamente. Non è ancora il momento di fare bilanci e desideri per il 2024, il mio desiderio oggi è di vincere per entrare meglio nel 2024 e quindi tutto il resto, il futuro... Il futuro è oggi, sono le partite e poi piano piano le cose vengono chiarite".
Infine sulla scadenza del proprio contratto: "La mia è l'ultima, non è importante. Il mio primo desiderio è di vincere contro la Juventus e il secondo è di vincere contro la Cremonese il 3".