La più classica, la legge dell’ex. Quella che spesso decide le partite che valgono un campionato intero, come questo Piacenza-Entella. Amarissimo per i biancocelesti; dolcissimo per il Piacenza che ora può davvero tornare a sognare. Il gol che decide il match l’ha segnato al 68’ Alessio Sestu, un giocatore che con la Serie C ha sempre centrato poco. Pochissimo.
Se lo ricordano bene dalle parti di Chiavari, visto che nell’annata 2015/16, la migliore della storia dell’Entella in B, era stato un titolarissimo di Alfredo Aglietti nell’undici biancoceleste. Oggi invece ha regalato la delusione peggiore che si potesse immaginare ai propri ex tifosi, col colpo di testa – ed esultanza a perdifiato con tanto di maglietta levata – che ha deciso la partita.
Forse addirittura il campionato, contando che ora la squadra di Franzini ha superato proprio l’Entella di 2 punti. 71 a 69.
E festa sia per un “Leonardo Garilli” sold out nonostante la pioggia incessante. Festa vera, dentro e fuori dallo stadio, manifestata a suon di clacson per le vie adiacenti all’impianto. Com’è giusto che sia, dopo tutte le vicissitudini e le peripezie affrontate giusto una manciata di anni fa, tra retrocessioni e fallimenti. Nella stagione 2010-11 il ‘Piace’ era retrocesso, nel 2012 ecco il fallimento. Ora, nell’anno del centenario, può davvero tornare a sognare. Eccome. “Salutate la capolista”. “Dai ragazzi noi ci crediamo” urla il Garilli a gran voce.
La gioia impazza, i clacson non danno tregua. La Serie B è ad un passo, col primo match point già sabato contro l’Olbia in casa, nel caso in cui l’Entella perdesse invece al Moccagatta di Alessandria contro la Juve U23. Quello stesso stadio che ad Alessio Sestu regalò una delle delusioni più grandi in carriera quando vestiva la maglia grigia dell’Alessandria nella stagione 2016/17, quando incredibilmente i piemontesi si fecero recuperare dopo un campionato praticamente dominato dalla Cremonese, potrebbe regalargli l’assist vincente.
Il calcio è ciclico, il classe ’83 nato a Roma e tifoso biancoceleste, con Sergio Conceição come idolo fin da quando faceva il raccattapalle da bambino all’Olimpico, lo sa bene. E oggi l’ha dimostrato, col più classico gol dell’ex che ha regalato il big match del Girone A di Serie C ad un Piacenza che ora può davvero tornare a sognare in grande.