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Data: 22/11/2018 -

Parma, Alessandro Bastoni: “Da piccolo aiutavo i nonni nell’orto. E la babysitter...”

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Dal debutto in campionato con la maglia gialloblu al sogno nazionale, il giovane difensore di proprietà dell’Inter si racconta ai nostri microfoni, svelando anche curiosi retroscena sulla sua infanzia
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Dal debutto in campionato con la maglia gialloblu al sogno nazionale, il giovane difensore di proprietà dell’Inter si racconta ai nostri microfoni, svelando anche curiosi retroscena sulla sua infanzia

Faccia da bravo ragazzo, grande compostezza e talento da vendere. Nulla di particolare se non si stesse parlando di un 19enne, che ha debuttato in Serie A soltanto un anno fa, e che invece sembra già "muoversi" da veterano. Stiamo parlando di Alessandro Bastoni, il difensore classe ‘99 di proprietà dell’Inter, ma attualmente in forza al Parma.

La sua prima gara da titolare è arrivata nell’ultima giornata di campionato contro il Torino, avversario tutt’altro che semplice da affrontare. Prestazione subito di altissimo livello per lui, a conferma delle relazioni e la stima dei suoi vari allenatori. Il tutto condito dal successo conquistato dalla sua squadra, che al di là del suo debutto dal 1’, è quello che conta di più per Alessandro, come ha raccontato ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, a Collecchio: “Era da tanto che non giocavo 90’, praticamente da Atalanta-Sassuolo della scorsa stagione e quindi è stato emozionante tornare in campo a Torino, soprattutto perché non vincevamo da tre partite ed è stato molto importante per noi e per me ottenere i tre punti”.

ALESSANDRO BASTONI: "PARMA ERA NEL MIO DESTINO. LA NAZIONALE? UN SOGNO"

E il suo debutto Bastoni l’ha fatto, qualche mese fa, anche nella nazionale Under 21 del ct Di Biagio, rendendosi protagonista (al di là dell’ultima sconfitta a Reggio Emilia contro la Germania) di ottime performance, che sembra possano aver suscitato l’interesse di Roberto Mancini. Anche se per lui la chiamata con la Nazionale maggiore rimane ancora solo una speranza: “E’ sempre una grande responsabilità e onore indossare la maglia azzurra. L’under 21 è la nazionale giovanile che conta di più e stiamo preparando bene l’europeo di quest’estate. La Nazionale maggiore rimane un sogno”.

Cresciuto a Casalmaggiore a pochi km da Parma, l’approdo in gialloblu è sembrato quasi un segno del fato: “Sono sempre stato molto legato al Parma anche perché avendo il Tardini a 15 minuti andavo spesso a vedere le partite. Mi piace pensare che il mio arrivo al Parma facesse parte del mio destino. Sono felice di essere qui, il nostro obiettivo è la salvezza, mentre il mio obiettivo è migliorare e giocare il più possibile”.

ALESSANDRO BASTONI: "DA PICCOLO RACCOGLIEVO I POMODORI. ALLA BABYSITTER RECITAVO A MEMORIA I NOMI DEI GIOCATORI"

Crescere, dunque, a due passi dalla città ducale e respirare la storia di quella squadra è stato un vantaggio per Alessandro, un ragazzino semplice che nel tempo libero amava aiutare i nonni a coltivare i loro terreni: “Da piccolo mi divertivo anche a scoprire cose nuove, andavo nell’orto a raccogliere i pomodori ma in realtà facevo più casino che altro perché i miei nonni hanno dei terreni coltivati”.

Un ragazzo umile Alessandro, che ha fatto del calcio il fulcro della sua vita, fin dalla tenera età. Per maggiori informazioni chiedere alla sua babysitter: “Si chiama Rosaria la mia babysitter e la saluto. Mentre lei stirava io le passavo l’album delle figurine e squadra per squadra le dicevo tutti i nomi dei giocatori, data di nascita e nazionalità a memoria (ride Alessandro ricordando quelle situazioni). Si meritava un aumento per la grande pazienza”.

ALESSANDRO BASTONI: "SONO UN GRANDE FAN DELL'NBA. L'INTER? UN SOGNO MIO E DI MIO PAPA'"

Pochi vizi e tanti amici nel tempo libero di Alessandro, che conferma fuori dal campo di essere un ragazzo come gli altri della sua età: “Passo la mia giornata diviso tra la playstation e l’NBA con Stephen Curry di Golden state che ammiro molto. Nel tempo libero oltre a questo cerco di riposare il più possibile. Ho tanti amici di Bergamo che vengono a trovarmi e passo con loro il mio tempo. Sento ancora Gollini, Toloi e Masiello: siamo molto legati. Mentre tra i compagni del Parma ho un bellissimo rapporto con Alberto Grassi perché lo conoscevo già dall’Atalanta. Ma devo dire che qui a Parma sono tutti bravi ragazzi e mi hanno aiutato nell'inserimento”.

Un anno di apprendistato in Serie A, dunque, iniziato subito alla grande. Alessandro Bastoni pare aver già prenotato un posto nell’Inter del futuro per diventare la nuova colonna della difesa nerazzurra. Ma il giovane difensore non accetta distrazioni: “Per ora non penso a quello che dicono su di me, sono concentrato sul Parma e logicamente facendo bene qui potrò realizzare il mio sogno di giocare a San Siro. Del resto mio papà è un grande tifoso dell’Inter e mi ha inculcato questa cultura nerazzurra. Diciamo che giocare nell’Inter è il sogno di entrambi”.

ALESSANDRO BASTONI: "SERGIO RAMOS? IL MIO IDOLO. DEVO TUTTO A GASPERINI"

Si tratta probabilmente del difensore italiano più promettente della sua generazione, considerando anche la sua attitudine a costruire il gioco, forse ispirata dal suo grande idolo: Ammiro tantissimo Sergio Ramos, non è il classico difensore che difende e basta ma è molto elegante. Provo ispirarmi a lui anche se è quasi impossibile raggiungere i suoi livelli”.

Cresciuto ed esploso nelle giovanili dell’Atalanta, prima dell’approdo in prima squadra guidato da Gian Piero Gasperini, che lo considera uno dei migliori prospetti italiani, Alessandro racconta di come siano stati fondamentali quegli anni trascorsi a Bergamo: “Io sono molto legato e rimarrò per sempre legato all’Atalanta, mi hanno fatto crescere ed esordire. Il segreto è stato Mino Favini che è il più grande responsabile del settore giovanile. Lui guarda prima dell’aspetto fisico quello tecnico, cosa che nessuno fa. Si tende a prendere il ragazzino già fatto e finito e invece l’Atalanta lo prende ancora acerbo per poi portarlo alla maturità".





"Gasperini posso solo ringraziarlo, sono molto legato a lui è l’allenatore che ha avuto il coraggio di buttarmi nella mischia quando forse non ero ancora pronto, devo tutto a lui”. Il suo talento viene esaltato da tutti, dunque, e ora resta solo a lui spiccare confermarlo e spiccare il volo.



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