Patrizia Panico sarà la prima donna ad allenare una squadra maschile nazionale. Anche se, per il momento, ad interim. Il suo esordio è fissato a mercoledì 22 marzo e il bis è previsto invece venerdì 24, alla guida della selezione Under 16 in sostituzione del ct Daniele Zoratto, impegnato con l’Under 19 per la Fase Elite del Campionato Europeo.
Location del primo dei due match – le gare saranno disputate entrambe contro la Germania – sarà lo Stadio Bentegodi di Verona, lo stesso che nella stagione 2014/2015 l’aveva vista trionfare, da calciatrice, sia per la Coppa Italia che per lo scudetto vinto insieme all’Agsm Verona. Il decimo personale. Arricchito dal titolo di capocannoniere, con 34 reti in 25 presenze. Non male, anzi numeri straordinari, ottenuti con sacrificio e tanta, tantissima passione.
Perché Patrizia Panico è così: umile prima di tutto, determinatissima, e di un’intelligenza calcistica che non ha nulla da invidiare a colleghi e colleghe. Doti che l’hanno consacrata con il numero nove sulle spalle e che oggi sono le radici fondanti del suo nuovo ruolo, attraverso cui incarna alla perfezione – o almeno quasi – il mestiere dell’allenatrice. Quella che se fai il movimento giusto non dice nulla, ma se sbagli lo sottolinea perché è dall'errore che si cresce. E lei ti spinge a correggere. Come ti spinge a superare i tuoi limiti, e a farti guidare per riscoprirti, un giorno, campione.
Puntualissima. Anzi, lei arriva cinque minuti prima. Addosso ha una tuta, ma anche tanta semplicità. Immancabili la sua agenda e la sua penna. Studia, osserva, prende tutto il meglio da chi la circonda, non sta ferma mai. Ed è per questo che non ci si sorprende dei traguardi che una donna come lei sta raggiungendo. Chi la conosce – e noi abbiamo la fortuna di conoscerla – conosce a pieno il talento che madre natura le ha donato. Da giocatrice, e anche da allenatrice. Oggi seconda della Nazionale maschile Under 16, domani destinata a qualcosa di ancor più prestigioso. E' lecito immaginare e sognare di vederla tra qualche anno alla guida di un club di Serie A. Lei può e la strada presa è quella giusta.
La sensazione è che sia uno dei profili più idonei per il dopo Cabrini per la Nazionale italiana femminile. Ma adesso, giustamente, Patrizia Panico vuole godersi questa grande opportunità. Se la merita. E finalmente il suo carisma, la sua carica e la sua attitudine saranno chiari a tutti. In tanti saranno a Verona per lei, altrettanti la seguiranno da casa con entusiasmo. Per vincere. Insieme all'Italia.