Novanta minuti di tensione e poco calcio, scarso divertimento e troppa paura di perdere. Poi un episodio, una piccola rissa e la partita esplode: il Palmeiras è campione del Sudamerica, fa sua la Copa Libertadores 2020 vincendo la prima finale tutta paulista della storia contro i rivali cittadini del Santos.
La storia di San Paolo nel tempio di Rio: nella finale unica del Maracana non succede nulla per novanta minuti e succede di tutto nel finale. Un episodio che coinvolge l'allenatore del Santos Cuca fa scaldare gli animi, porta alla sua espulsione ma distrugge l'equilibrio tattico visto in campo fin lì.
Tanto che è bastato rimettere il pallone in campo, buttarlo in area di rigore e aspettare che il più inatteso dei protagonisti diventasse l'eroe della serata. Breno ha segnato il gol che ha consacrato il Palmeiras Campione del Sudamerica, lui che fino a pochi mesi fa non giocava nemmeno in Serie A e che oggi entra nella storia di un club che solo una volta aveva vinto questo titolo.
Era il 1999, altra epoca, altri giocatori. C'era un paraguaiano in difesa, Arce, oggi ce ne è un altro, l'ex Milan Gustavo Gomez, capitano della squadra, assieme a Felipe Melo, che è entrato solo nel finale visto l'infortunio da cui è reduce. Un titolo storico in un'edizione storica, quella che verrà ricordata purtroppo per essersi prolungata oltre il suo anno per colpa della pandemia, ma che in pochi minuti ha saputo mostrare tutta la sua imprevedibilità e bellezza. Il Verdao è Campione d'America