Il Palermo batte la Spal 2-1 al Barbera e sale a quota 48 punti. Ora la squadra di Corini è da sola al settimo posto della classifica di Serie B per effetto del successo sui ferraresi e le contemporanee sconfitte di Ascoli (col Genoa, 2-1) e Pisa contro il Frosinone (1-3) in casa, nelle partite delle 14.
Ma anche grazie al pareggio esterno del Venezia, che non è andato oltre l’1-1 a Cosenza. I rosanero entrano dunque di nuovo in zona playoff a due giornate dalla fine della regular season.
Nel segno di Brunori
Una vittoria nel segno di Matteo Brunori, che trova il suo sesto gol al Barbera e segna di nuovo davanti al proprio pubblico. L’ultimo lo aveva realizzato su rigore contro la Reggina. “Mi era mancato, sono sincero”, ha detto in sala stampa il numero 9, a quota 16 gol in campionato. “Ma più importante era la vittoria e lo sapevamo bene”, ha continuato. Suo il colpo di testa che ha permesso ai rosanero di raddoppiare al tramonto del primo tempo e di andare a riposo con due gol di vantaggio. Ma l’ex Juventus ci ha messo lo zampino anche sulla rete che ha sbloccato il match. Sul suo sinistro il tocco di Meccariello è infatti finito alle spalle di Alfonso facendo esplodere il Barbera. Una rete su azione, che al bomber mancava dal 9 settembre. Cioè dalla gara vinta contro il Genoa. Era la 5^ giornata. Tutti gli altri erano arrivato dal dischetto.
Lo “sfizio” playoff
Il Palermo interrompe una striscia di 5 partite senza vittorie. L’ultima il Palermo l’aveva ottenuta in casa contro il Modena. Un 5-2 netto che corrispose anche all’unico successo nelle ultime 12 gare. Dopo tre pareggi e due sconfitte nelle ultime 5 settimane, ecco la vittoria pesantissima davanti ai quasi 21.000 spettatori (erano 20.918 oggi al Barbera). Un 2-1 che proietta Corini e i suoi ragazzi al settimo posto. Un balzo importante dall’11esima alla settima posizione in graduatoria. Con due partite ancora da giocare e 6 punti a disposizione. Il 13 maggio a Cagliari e il 19 al Barbera contro il Brescia. Due finali da giocare con la testa libera e uno sfizio playoff nel cassetto.
A cura di Manuele Nasca