Alzare l'asticella. È questo il diktat del Palermo in vista del campionato alle porte. Dopo la beffa play-off dello scorso campionato, non disputati per il gol della Reggina contro l'Ascoli al 94° minuto, i rosanero sono ripartiti ancora con Corini in panchina e con grandi motivazioni per recitare un ruolo da assoluta protagonista. D'altronde la proprietà, il City Football Group, sta investendo tanto per riportare il Palermo alto. E non solo nei calciatori.
Giovani ed esperti, il mix per Corini
In Sicilia è stata un'estate con le porte girevoli. Dopo l'ultimo campionato, otto giocatori in prestito sono rientrati alla base (tra cui Verre e Tutino) e due calciatori sono andati via a parametro zero (Lancini e Peretti). In totale dieci addii. Una piccola rivoluzione con un chiaro obiettivo: alzare il livello della rosa. E questo hanno fatto (e continuano a fare) il direttore sportivo del Palermo, Leandro Rinaudo, e Riccardo Bigon, dallo scorso gennaio consulente tecnico del City Group.
In prima battuta i rosanero hanno acquistato giocatori d'esperienza come Lucioni e Insigne, reduci dalla promozione con il Frosinone, oltre a Ceccaroni e Mancuso. Poi è arrivato il momento degli investimenti, e in questo caso il Palermo ha speso 4 milioni di euro per due ventenni: il centrocampista Vasic dal Padova e il portiere Desplanches dal Vicenza, eletto lo scorso giugno miglior portiere del Mondiale Under 20. Il segno di una chiara filosofia: investire sui talenti.
Il tutto per rafforzare una rosa che aveva già dei chiari punti di riferimento come Pigliacelli in porta, la coppia Gomes-Stulac a centrocampo e capitan Brunori in attacco, reduce da una stagione con 17 gol all'esordio in Serie B. Eppure il mercato non è ancora finito per il Palermo che cerca ancora un terzino sinistro e un centrocampista.
Il test di Cagliari e l'appuntamento a Bari
Il Palermo ha già lanciato segnali positivi nell'esordio stagionale a Cagliari, in Coppa Italia, trascinando i sardi ai supplementari e sfiorando i calci di rigore, mancati per il gol al 123° minuto di Di Pardo. Sicuramente un buon test per la squadra di Corini in vista del match di venerdì a Bari. Leggi anche - Serie B 2023-2024, il calendario completo del Palermo
Lì ci saranno in palio i primi tre punti della stagione e si inizierà a fare sul serio. A differenza dello scorso campionato, il Palermo non dovrà commettere un errore: perdere terreno in partenza. Già perché un anno fa i rosa persero cinque delle prime otto partite, trovandosi da subito lontano dalla vetta. Un anno d'esperienza, da neopromossa, che la squadra conserva nel proprio bagaglio.
Il centro sportivo, l'asset desiderato
Dicevamo all'inizio che il City Football Group sta investendo non soltanto nei calciatori, ma anche nelle strutture. E infatti il Palermo, tornato in città dopo 40 giorni di ritiro, ha iniziato gli allenamenti presso il nuovo centro sportivo (Palermo FC City Football Academy) nato a Torretta, a pochi passi dal capoluogo. Un progetto già abbozzato dal presidente Dario Mirri e completato dopo l’arrivo del City Group. Una struttura all'avanguardia, dotata di due campi e tutti i comfort possibili, che sarà un asset fondamentale per il futuro del club.
"Il centro sportivo di Torretta deve essere l'emblema del Palermo e del CFG - aveva detto lo scorso maggio l'amministratore delegato e direttore generale del Palermo, Giovanni Gardini - Cambierà la vita alla parte sportiva”.