L'aria della Catalogna per ricaricare le batterie in vista del rush finale della stagione. Il Palermo ha deciso di sfruttare così la pausa per le nazionali della Serie B, volando quattro giorni in Spagna (fino al 25 marzo), precisamente a Girona dove si trova uno degli undici club di proprietà del City Football Group. Una trasferta in casa di una "sorella", come dimostrato dal clima familiare che ha trovato il Palermo al centro sportivo "La Vinya", accolto da Brian Marwood, managing director of global football del City Group.
La squadra di Corini è poi entrata in contatto con il Girona di Michel, artefice finora di un ottimo campionato nella Liga da neopromossa. Prima l'allenamento in palestra fianco a fianco, poi le foto di gruppo e gli scambi di complimenti, sorrisi e abbracci tra i giocatori.
Il tutto senza mai dimenticare il campo. "Mi piacerebbe fare una chiacchierata di calcio quando abbiamo un'ora, facciamo uno scambio sulla metodologia e il lavoro", ha detto Corini al collega Michel nel loro primo incontro all'interno del centro sportivo.
Da Manchester a Girona
Quello in terra iberica è il secondo ritiro del Palermo fuori dai confini nazionali. Lo scorso settembre, infatti, i rosanero erano volati a Manchester per cinque giorni di ritiro all'Etihad Campus. Adesso la tappa a Girona, a conferma delle opportunità che si sono aperte per la società siciliana dopo l'ingresso nella famiglia del City Football Group della scorsa estate.
L'obiettivo playoff
"Questi ritiri sono sempre utili", ha ammetto Corini che adesso ha alzato l'asticella. Se prima l'obiettivo era il consolidamento della categoria, adesso il Palermo punta con decisione ai playoff. D'altronde lo dice anche la classifica: i rosa sono ottavi, hanno perso una sola delle ultime sedici partite disputate e dopo la sosta saranno impegnati nello scontro diretto con il Parma.
La prima di otto finali che attende il Palermo che non vuole concludere la propria stagione il 19 maggio, giorno in cui è fissato l'ultimo turno della regular season. I rosanero vogliono andare il più lontano possibile e l'aria spagnola può dare una spinta in più.