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Data: 08/11/2018 -

Palermo, è già Primavera: talenti e segreti, viaggio tra i giovani rosanero

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Dal baby Cannavò al portiere maltese Rashed Al-Tumi: viaggio tra i talenti del Palermo Primavera. L’intervista all’allenatore Scurto e al responsabile del settore giovanile rosanero Porchia
Dal baby Cannavò al portiere maltese Rashed Al-Tumi: viaggio tra i talenti del Palermo Primavera. L’intervista all’allenatore Scurto e al responsabile del settore giovanile rosanero Porchia
A Palermo è già sbocciata la... Primavera. "Bella stagione" arrivata in anticipo grazie ai risultati che sta raccogliendo la formazione primavera. I baby rosanero, unica squadra di Serie B a partecipare al campionato Primavera 1, si ritrovano a ridosso della zona playoff grazie al successo di sabato scorso a Vinovo contro la Juventus. Un Palermo "ammazza grandi", un po' come accadeva in passato con la prima squadra quando il "Barbera" diventava l'incubo di Juventus, Inter e Milan. Così sta facendo quest'anno la Primavera che ha già battuto la Juve, fermato sul pari il Milan in casa e affronterà l'Inter sia in campionato che in Coppa Italia.

A guidare questa squadra c'è Giuseppe Scurto, un giovanissimo in panchina visto che si tratta di un classe 1984. Un talento che non è riuscito a sbocciare da giocatore, complice i problemi fisici che lo hanno tormentato sin dai ventidue anni. Cresciuto nel vivaio della Roma dove ha anche vinto uno scudetto Primavera nella stagione 2004-2005, Scurto ha anche avuto la possibilità di giocare con la prima squadra, esordendo in Champions League. "In realtà sono stato bene un paio di stagioni - racconta Scurto ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com -prima a Roma e poi al Chievo dove a ventuno anni ero l'unico che giocava con continuità, tanto che a fine anno giocai il l'Europeo Under 21".

Esperienza in Nazionale che Scurto ebbe la possibilità di vivere già con l'Under 19 con cui vinse un Europeo di categoria nel 2003 in Liechtenstein, in un gruppo che comprendeva tra gli altri anche Chiellini, Pazzini e Aquilani. "Un'annata molto forte - aggiunge - anche se io non ebbi la stessa fortuna di molti di loro". Nella sfortuna di una carriera da calciatore chiusasi presto, però, Scurto ebbe la fortuna di iniziare subito la carriera da allenatore grazie alla chiamata dell'ex responsabile del settore giovanile del Palermo Dario Baccin che gli affidò la panchina dell'Under 17 - all'epoca Allievi Nazionali - rosanero. "Ho avuto la fortuna di intraprendere questa nuova carriera - aggiunge Scurto -Per quattro anni di fila con l'Under 17 abbiamo raggiunto le fasi finali, cosa che non era mai successa qui a Palermo".

Un inizio subito con il botto, con un gruppo 1997 che nelle proprie fila poteva vantare giocatori come Lo Faso - tornato in Sicilia a gennaio 2014 dopo l'esperienza a Siena - e Giuseppe Pezzella, ora all'Udinese. Il presente, però, è altrettanto florido e per Scurto è stata una vera e propria escalation. Due stagioni fa la final four con gli Allievi, lo scorso anno la vittoria del campionato Primavera 2 e della Supercoppa Primavera, quest'anno l'inizio che vale la zona play-off. "Quest'anno è un campionato più difficile - avverte l’allenatore - Siamo concentrati su quello che è il nostro obiettivo, quello di mantenere la categoria. Adesso viene la parte difficile perché arrivano tanti scontri diretti. Quando giochi con la Juventus hai qualcosa in meno da perdere, diventano partite un po' più semplici da preparare. Da sabato (contro l'Udinese, ndr) saranno partite un po' più delicate e difficili".

Il Palermo, però, può contare su tanti talenti palermitani che si stanno mettendo in mostra, su tutti Kevin Cannavò, attaccante classe 2000 recentemente blindato dal club rosanero con un contratto fino al 2022. Più simile a Miccoli o a La Gumina?: "Ha caratteristiche diverse da entrambi - racconta Scurto - Sta facendo delle cose importanti ed è sulla bocca di tutti. È un ragazzo che ha bisogno di attaccare lo spazio e la profondità vista la sua buona velocità, quando trova spazi chiusi fa un po' più di fatica. Ma non è il solo, ci sono altri ragazzi pronti perché più grandi come Santoro e Rizzo". Entrambi classe 1999, ma con percorsi diversi nel settore giovanile rosanero.


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