Nasce il nuovo Palermo, Mirri: “Da 50 anni aspettavo questo momento”
"Mi vedete preoccupato?". Inizia con una battuta il "giorno 0" del SSD Palermo: il nuovo Palermo, quello nato dalle ceneri del US Città di Palermo, con la Hera Hora di Dario Mirri e Tony Di Piazza. Una battuta, quella lanciata a inizio conferenza stampa dal presidente Dario Mirri, per cancellare definitivamente il passato con quella frase dell'ex patron Salvatore Tuttolomondo che segnò l'inizio della fine del Palermo.
Un nuovo inizio nella gremita tribuna dello stadio "Renzo Barbera", oggi aperta a tutti: giornalisti, tifosi e curiosi. Più di duemila persone presenti per la presentazione della società: "Da 50 anni aspettavo questo momento – racconta Dario Mirri – Per me dopo la mia famiglia e la mia azienda c'è il Palermo. Possiamo scherzare sul passato, abbiamo subito di tutto negli ultimi anni, ci hanno massacrato. I veri tifosi sono rimasti in pochi, difficile essere più tifoso di me". Una ripartenza che al fianco di Dario Mirri vede l'italoamericano Tony Di Piazza, originario di San Giuseppe Jato in provincia di Palermo: "Ho sposato il progetto con Dario perché credevo in lui e nella sua serietà – esordisce – oltre che alla conduzione tecnica di Rinaldo. Ringrazio i palermitani che mi hanno accolto. Per noi sarà importante l'apporto dei tifosi, dobbiamo riportare la sicilianità nel mondo".
Una struttura tecnica che vedrà alla guida Rinaldo Sagramola, nuovo amministratore delegato. Da lui arrivano le indicazioni sui punti guida del nuovo Palermo: l'allenatore sarà Rosario Pergolizzi, il responsabile dell'area tecnica sarà Renzo Castagnini coadiuvato da Leandro Rinaudo che svolgerà il ruolo di direttore sportivo del settore giovanile e "spalla" di Castagnini. In società anche Gianluca Paparesta, amico di Tony Di Piazza tanto che l'italoamericano fu vicino all'ingresso nel Bari proprio sotto la gestione dell'ex arbitro. Per lui un ruolo di collante con le istituzioni, oltre ad una attività di consulenza.
"Il nostro sarà un investimento di 15 milioni in tre anni – aggiunge Sagramola – Crediamo di spendere un milione e mezzo in D e sei milioni in C". Un piano triennale che porterà, secondo le previsioni, il Palermo o in Serie B o in Serie A: "Tutti ci aspetteranno come la squadra da battere – avverte Mirri – non abbiamo già vinto la serie D perché ci chiamiamo Palermo". I rosanero dal 12 agosto, fino al 23 agosto, andranno in ritiro a Petralia Sottana prima dell'inizio del campionato che li vedrà impegnati nel girone I. Prima, però, la presentazione di Pergolizzi e Castagnini che avverrà lunedì, oltre all'annuncio dei primi giocatori. Così il nuovo Palermo inizia a prendere forma.
Giovanni Mazzola