Mesut Ozil non scende in campo dal 7 marzo scorso: Arsenal-West Ham 1-0, tra l’altro con suo assist. I problemi fisici lo hanno condizionato pesantemente dalla passata stagione, tra fastidi continui alla schiena e forma precaria, ma sono state le vicissitudini extra campo che ne hanno causato l’esclusione definitiva.
Mikel Arteta non ha infatti inserito il tedesco nelle liste per Europa League e campionato di questa stagione. In accordo col club, ma lasciando perplessi parecchi tifosi. Da una parte Mesut è il giocatore più rappresentativo della squadra dall’arrivo a Londra nel 2013, dall’altra invece è stato l’unico a rifiutare il taglio degli stipendi nel post lockdown suscitando non poche polemiche.
Intanto, è sempre più attivo su Twitter, dove intrattiene i suoi 25 milioni di followers. Nella serata di ieri, il giorno dopo la pesante sconfitta dei Gunners 4-1 contro il Manchester City, si è dedicato ai fan rispondendo ad alcune domande.
Partendo proprio dal momento personale vissuto nel club: “È un periodo difficile per tutti all’interno della società, non solo per me. La situazione è frustrante. Specialmente ora, vorrei poter aiutare la squadra, ma finché non avrò l’opportunità spero solo che i risultati migliorino in fretta. Restiamo positivi”.
Passando per la nostalgia delle sue prime stagioni in biancorosso: “Arsene Wenger era un allenatore fantastico, è stata una figura paterna per me e per molti altri giocatori. Credo proprio che manchi a tantissime persone all’interno dell’Arsenal” e non manca di dimostrare affetto verso la squadra rispondendo con un secco no alla possibilità che giochi nel Tottenham in futuro.
Nelle altre domande, Ozil si esprime su tanti compagni e avversari del passato e del presente: “Aaron Ramsey è un giocatore straordinario e un grande amico. Guendouzi è uno dei calciatori più sottovalutati con cui ho giocato. Ho sempre sognato di giocare con Zidane, anche se sarebbe stato difficile essendo due numeri dieci. Da ragazzo ho ammirato tanto Pires, Bergkamp, Dilmen e Buffon. Non sono solo grandi giocatori, ma persone incredibili anche fuori dal campo”.
Un possibile futuro in Serie A? Chissà, ma intanto il tedesco si esprime sulla situazione attuale del nostro campionato: “È molto interessante questa stagione, dato che la Juventus non sta dominando. È bello rivedere Milan e Inter in testa alla classifica, sarà una bella sfida fino alla fine della stagione. Credo che il titolo sarà conteso da molte squadre quest’anno, non saprei proprio scegliere un favorito”.
Apre infine una parentesi più personale: “La fede mi ha aiutato molto nei momenti difficili. Prego prima di ogni partita per me e per i miei compagni affinché tutti restino in salute”.