Caso particolare: un calciatore intervistato da un altro calciatore, un compagno, un amico. È quello che è successo a Victor Osimhen, l'attaccante del Napoli ha ricevuto l'invito dal difensore del Watford ed ex Udinese William Troost-Ekong durante il ritiro con la Nazionale nigeriana. Quest'ultimo, sul suo neonato canale YouTube, ha pubblicato le parole dell'attaccante.
"Ho realizzato il mio sogno di bambino, spero di raggiungere ciò che hanno raggiunto grandi che mi hanno ispirato come Didier Drogba, Ighalo, Mikel Obi. Uno dei miei più grandi obiettivi e raggiungere i traguardi che hanno raggiunto loro, sono grato a Dio per essere arrivato dove sono ora", ha esordito Osimhen.
"Da bambino lavoravo duramente e mi piaceva farlo..."
La nobiltà d'animo di Victor risiede anche nell'essere passato attraverso certe difficoltà prima di tante altre persone. "Anche a Lagos, dove sono cresciuto io, c’era famiglie che stavano anche peggio della mia. Lì nulla era promesso, se volevi qualcosa dovevi solo lavorare duramente".
"Mi ricordo di quando ero piccolo e lavoravo per pulire le grondaie del proprietario di una casa, o facevo pulizie per le case dei miei vicini, andavo a raccogliere l’acqua. Provavo piacere nel fare queste cose perché, per quanto lavorassi duramente, guadagnavo un po’ di soldi per aiutare la mia famiglia", ha continuato. Ma d'altronde, lui è sempre stato determinato nell'aiutare il prossimo.
"Mio fratello vendeva giornali, mia sorella vendeva arance, io invece vendevo acqua ai semafori. Tutte queste difficoltà mi hanno nella vita. Tutto ciò che ho passato mi ha formato come uomo", ha poi concluso Osimhen, ricordando la sua infanzia.