Il ricordo di un’infanzia difficile e la gratitudine per ciò che la vita gli ha donato: l’ex Udinese Troost-Ekong intervista Osimhen
“Da bambino lavoravo duramente e mi piaceva farlo…”
La nobiltà d’animo di Victor risiede anche nell’essere passato attraverso certe difficoltà prima di tante altre persone. “Anche a Lagos, dove sono cresciuto io, c’era famiglie che stavano anche peggio della mia. Lì nulla era promesso, se volevi qualcosa dovevi solo lavorare duramente“.
“Mi ricordo di quando ero piccolo e lavoravo per pulire le grondaie del proprietario di una casa, o facevo pulizie per le case dei miei vicini, andavo a raccogliere l’acqua. Provavo piacere nel fare queste cose perché, per quanto lavorassi duramente, guadagnavo un po’ di soldi per aiutare la mia famiglia“, ha continuato. Ma d’altronde, lui è sempre stato determinato nell’aiutare il prossimo.
“Mio fratello vendeva giornali, mia sorella vendeva arance, io invece vendevo acqua ai semafori. Tutte queste difficoltà mi hanno nella vita. Tutto ciò che ho passato mi ha formato come uomo“, ha poi concluso Osimhen, ricordando la sua infanzia.