A distanza di quasi quattro mesi dall'ultima volta, Victor Osimhen è tornato al gol col Napoli. Da ottobre a febbraio. In mezzo, tante disavventure, la più pesante sicuramente quella che porta avanti da quell'Inter-Napoli del 21 novembre, quando rimediò la frattura allo zigomo. Adesso è tornato in campo, con la maschera protettiva, ma con la stessa fame da gol.
Non solo l'infortunio: Gattuso, Spalletti e Immobile
Intervenuto ai microfoni de La Repubblica, Victor Osimhen ha parlato delle difficoltà attraversate nel recuperare dall'infortunio allo zigomo: "Ho sentito subito che la faccia mi era esplosa. Appena mi sono toccato sulla guancia sinistra non avevo più sensibilità, ho avuto problemi a dormire. Ho recuperato le forze, trascinato dalla voglia di giocare e di migliorare proprio sui colpi di testa".
Poi, qualche parola sulle differenze tra Gattuso e Spalletti: "Mi hanno aiutato tutti e due, posso e devo solo ringraziarli". Fino ad arrivare a dire la sua sul migliore attaccante italiano: "Immobile. Lo ammiro. Sbuca sempre tra le difese, non si sa come ha il pallone tra i piedi. Fa sembrare tutto facile, soprattutto il gol".
Il sogno scudetto
Napoli significa fervore, passione e trasporto emotivo. Osimhen lo sa bene, dato che ha scelto di vivere proprio nel centro cittadino: "A Posillipo, al piano terra. E anche se posso passare per ingenuo non mi aspettavo una città così calda e pazza per il calcio. Solo ora mi rendo conto di come possa essere stato difficile per Maradona trovare un po' di intimità e sopportare la pressione".
Dalla città alla squadra, perchè Osimhen ha un pensiero costante in testa, cioè mettere in bacheca un trofeo col Napoli: "Mi piacerebbe vincere insieme: Napoli, il Napoli e io. Ma per lo scudetto devo essere molto di più di un individual player. Allora sì che mi darebbe proprio soddisfazione e trovo che per la città sarebbe strepitoso".