A distanza di 53 anni, una squadra greca si giocherà l’ultimo atto di una competizione Uefa. È l’Olympiacos finalista di Conference League e avversario della Fiorentina il prossimo 29 maggio ad Atene. “In Europa non si sa mai, sono sempre partite difficili contro avversari forti, per noi è un sogno giocare questa finale. L’Olympiacos è una grande società, con una tradizione vincente, e giocare una finale europea è importantissimo per tutto il popolo greco. Abbiamo un presidente che ci supporta sempre, che ama molto il club. Contro la Fiorentina ci aspetta una bella partita contro una grande squadra. Speriamo di poter alzare questo trofeo: abbiamo una rosa con buoni giocatori, di talento e che difendono i nostri colori”, così l’ex attaccante di Juventus, Lazio e attuale direttore sportivo del club biancorosso, Darko Kovacevic a Gianlucadimarzio.com.
L’italiano se lo ricorda poco, va meglio con lo spagnolo dopo gli 8 anni a San Sebastián. Tre stagioni in Serie A e 26 gol, prima di tornare alla Real Sociedad e concludere la carriera da centravanti con la maglia dell’Olympiacos per il 50enne serbo. Con i biancorossi aveva lavorato da ds dal 2011 al 2013, per poi tornarci dallo scorso febbraio per vivere una stagione già storica con la vittoria della Youth League contro il Milan. “C’è stato un grande lavoro del settore giovanile, e questo significa che in Grecia c’è talento. Abbiamo giovani che arrivano dal basso e sono alle porte della Prima Squadra: per noi è importante e vuol dire che l’Olympiacos sta lavorando bene”.
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Dal suo ritorno al Pireo, Kovacevic ha inciso con la decisione di ingaggiare il basco Mendilibar. “Una persona semplice e un grande allenatore. Ha vinto l’Europa League col Siviglia e ha molta esperienza: io e il presidente abbiamo scelto Mendi per questo. Da quando è arrivato ha compattato il gruppo, siamo come una famiglia. Sta usando quasi tutti i giocatori perché abbiamo giocato tante gare. Sa guidare la squadra, poi non ti posso dire la sua tattica e tutto il resto”. Sorride il 2 volte capocannoniere della Coppa Uefa. E a proposito di gol, il trascinatore della formazione greca con 32 gol stagionali di cui 10 in Conference è il marocchino Ayoub El Kaabi. “Per prima cosa dico che è un grande lavoratore: una persona seria e un grande professionista. Non è un giocatore statico e aiuta tanto la squadra, poi è una punta che sta segnando tanto e questo aspetto è importante per qualsiasi attaccante. Se abbiamo paura di perderlo in estate in caso di offerte importanti? No, ha un contratto con noi ed è felice all’Olympiacos”.
L’Olympiacos ha guadagnato l’accesso alla finale grazie alla doppia vittoria contro l’Aston Villa di Unay Emery, una delle grandi favorite all’inizio della stagione. “È quarta in Premier League, abbiamo preparato bene le 2 partite e abbiamo fatto la storia. Abbiamo segnato 6 gol e giocato bene. Ci siamo meritati di andare in finale”. E ora l’ultimo ostacolo è la Fiorentina, già finalista nella scorsa edizione: “È una grande squadra con giocatori di talento come Milenkovic, Arthur, Gonzalez e Beltran, ma anche il portiere Terracciano: l’affronteremo con rispetto. Ha un allenatore bravo che la sta portando in alto e che la sta facendo giocare un buon calcio. Se potessi chi le toglierei? Prima ne ho nominato qualcuno, come Gonzalez che è un grandissimo giocatore, Milenkovic lo conosco da tanto ed è un ottimo difensore, oltre ad essere un bravo ragazzo”.
Al connazionale ex Partizan Belgrado lo lega un rapporto nato nella sua esperienza da dirigente della Serbia. “Sono stato un anno con Milenkovic in nazionale: ho conosciuto un ragazzo spettacolare, intelligente, che quando parla dice sempre la cosa giusta, un professionista serio e per quanto è forte per me è una sorpresa che sia rimasto tanti anni a Firenze. Questo la dice lunga sulla Fiorentina, che in questi anni avrà ricevuto tante offerte”. Una storia diversa rispetto a quella di Vlahovic, che ha segnato la rete decisiva per la vittoria della Coppa Italia della Juve, squadra in cui Kovacevic ha giocato e segnato. “I gol decisivi li segnano i giocatori forti e lui è un grande centravanti, a Firenze lo sanno. Quest’anno sta facendo bene, soprattutto nella seconda parte di stagione ha segnato tanto. È tra i top 5 attaccanti al mondo e da juventino spero di vederlo con quei colori a lungo”. A proposito di finali, il pensiero poi torna sulla gara del 29 maggio all’Agia Sophia contro i viola. “Non giochiamo nel nostro stadio, ma spero che la Conference resti ad Atene. Mi aspetto un bell’ambiente, mi auguro di assistere a una bella partita e di vincere: sarebbe un sogno”. Parola di Darkogol.