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Data: 20/05/2024 -

Modesto racconta l'Olympiacos: "Vincere nel DNA. In Europa il livello si alza"

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Nove anni all'Olympiacos: il direttore tecnico del Monza ci porta alla scoperta dei biancorossi prima della finale di Conference contro la Fiorentina
Nove anni all'Olympiacos: il direttore tecnico del Monza ci porta alla scoperta dei biancorossi prima della finale di Conference contro la Fiorentina

Quando parli di Olympiacos, gli occhi di François Modesto si illuminano. In un attimo, l’attuale direttore tecnico del Monza rivive nove anni di successi: tre da giocatore, sei da dirigente. In Grecia ha vinto tutto ciò che si poteva vincere: campionati e coppe nazionali. In Europa ha battuto il Milan e l’Arsenal, per citarne due. Se oggi i biancorossi di Mendilibar sono in finale di Conference League, il percorso parte proprio da lì. Dalla passione di un presidente e di una piazza che restano dentro. E Modesto, che al Pireo ha lasciato un pezzo di cuore, lo sa bene: L’Olympiacos è casa mia, racconta a gianlucadimarzio.com. “Se ripenso ai tifosi mi vengono i brividi: la loro passione scorre ancora nel mio sangue. I miei figli vivono ad Atene e tifano ogni weekend allo stadio: se dovessero vincere sarò felicissimo”.

  

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"Marinakis, presidente e tifoso: l'Olympiacos non è un business'

Il dirigente francese conosce l’ambiente come pochi altri. Lo ha vissuto in vari ruoli, ne ha compreso la mentalità e i segreti. E allora ci invita dietro le quinte della squadra che il 29 maggio sfiderà la Fiorentina, proprio ad Atene: “Tutto parte dal presidente, Evangelos Marinakis. È tifosissimo: per lui l’Olympiacos è passione pura, non un business. Pensa all’Olympiacos ventiquattro ore su ventiquattro, mette tutto quel che può per il bene della squadra. Ha investito tanto, nei giocatori ma anche nelle strutture, dallo stadio al centro sportivo. Io sono stato il primo acquisto della sua era da presidente, nell’estate del 2010. Aveva appena rilevato il club, realizzando il suo sogno, e riportato Valverde in panchina. Da lì è nato un rapporto speciale, che va ben oltre il calcio”.

   

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"Vincere è nel DNA del club"

Da quell’estate sono trascorsi quattordici anni e dieci campionati vinti. Un dominio totale. “Vincere è nel DNA dell’Olympiacos, la maglia pesa tantissimo. Dopo uno scudetto si festeggia per una notte, non di più: il giorno seguente è già tempo di pensare alla stagione successiva. Pochi club al mondo hanno questa mentalità: non c’è mai relax. Ed è un privilegio. Marinakis è stato il primo a pensare che il campionato non fosse abbastanza, il primo a credere che una squadra greca potesse eliminare il Milan o l’Arsenal. Ci diceva: ‘Dobbiamo andare a vincere ovunque in Europa’. Sembrava un sogno, ma alla fine aveva ragione”.

Tra pochi giorni, i biancorossi potranno coronare questo percorso: l’Olympiacos giocherà la prima finale europea della propria storia. “La Fiorentina deve essere attenta e lo sarà: è una squadra forte, abituata a queste competizioni, e ha una tifoseria incredibile. Ma l’Olympiacos ha sempre giocato in Champions e in Europa League negli ultimi trent’anni: sfidarli in Grecia è difficile, nelle sfide internazionali il livello si alza”. Lo dimostrano anche i recenti risultati del settore giovanile: i biancorossi hanno vinto la Youth League, battendo in finale proprio un’italiana, il Milan: “Il traguardo è frutto di un percorso iniziato anni fa, quando, con Lina Souloukou, abbiamo scelto José Anigo come responsabile. È una persona molto precisa e ha lavorato bene”.

 

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"Fiorentina, attenta a El Kaabi e Fortounis"

Ora l’Olympiacos sogna la doppietta: i grandi vogliono replicare il successo dei giovani, in un inedito trionfo europeo. Mendilibar è un bravo allenatore e sin dal suo arrivo, a febbraio, ha espresso buone idee di gioco. Non arrivi in finale per caso: la squadra ha qualità”. Chi tenere d’occhio contro la Fiorentina? Modesto ci dà due nomi: El Kaabi, il centravanti, è fortissimo. Ha segnato 32 gol quest’anno, di cui cinque contro l’Aston Villa, che l’anno prossimo farà la Champions. E poi c’è Fortounis, giocatore che ho avuto e del quale sono innamorato: ha un talento straordinario. Quando si ritirerà, tutti capiranno che è stato uno dei più forti della storia del club”. La partita è aperta: il 29 maggio è cerchiato in rosso sull’agenda di Modesto. Sul percorso dell’Olympiacos, in fondo, c’è anche la sua firma.



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