Udinese ko, ma è uno Stefano Okaka raggiante quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport al termine del debutto con gol in maglia bianconera.
"La mia testa e il mio corpo mi sorprendono sempre. Dopo sette mesi di inattività, tante montagne russe nella mia carriera, dove ho raccolto meno di quel che ho seminato. Ora torno, gioco 70 minuti e faccio gol all'esordio. I'm proud of my mind".
L'attaccante scuola Roma racconta il suo momento. "Sono sempre partito da zero, testa bassa e pedalare. A 29 anni è arrivato il momento di prendermi quello che non mi sono preso finora. Mi sono messo a disposizione della mia squadra, sono contento così".
Quanto ci vorrà per ammirare nuovamente il giocatore che aveva brillato alla Samp? "Giocare con o senza una punta al mio fianco, va bene comunque. Ma per rivedere il vero Stefano datemi un po' di allenamenti e un po' di partite. Oggi era il massimo che potevo fare".
Okaka si toglie qualche sassolino dalla scarpa. "E' stato un periodo difficile. L'anno scorso al Wartford ero partito bene, credevo di poter dire la mia in Premier League. Poi alcune incomprensioni con l'allenatore e un infortunio hanno cambiato le cose. Quest'anno ho fatto un po' di fatica a rientrare, però dopo sette mesi oggi ho fatto gol e questa è la cosa più importante", insiste il nuovo arrivato in casa Udinese.
E strizza l'occhio alla Nazionale. "Sempre un obiettivo, non mi ritengo inferiore a nessuno. Nella mia carriera alcune situazioni andavano gestite diversamente, ma quando scendo in campo faccio quello che so fare. L'importante è ritrovare la condizione, poi l'allenatore farà le sue scelte", conclude Okaka.
