Caratteristiche (e aspetto) simili a Cavani. Percorso, finora, più affine a quello fatto da Suarez. A Liverpool si è aperta l’era di Nuñez, uno che ha sempre avuto il gol nel sangue. La tradizione dei grandi attaccanti uruguaiani continua.
Dall’Uruguay all’Europa
Circa 200 chilometri separano Artigas da Salto, i luoghi di nascita di Nuñez e Suarez. A Montevideo, però, le prime vere esperienze nel mondo del calcio per entrambi. Darwin con il Peñarol, Luis con il Nacional. Le due squadre più importanti dell’Uruguay, legate da una storica rivalità.
Sia Suarez che Nuñez, prima del grande passo (rispettivamente con Ajax e Benfica), hanno avuto una tappa intermedia nel calcio europeo. Darwin, nel 2019, saluta l’Uruguay e approda all'Almeria. Destino simile a quello del Pistolero, che tredici anni prima disse addio al Nacional per sbarcare in Europa, al Groningen.
Le chiamate di Ajax e Benfica
10 gol in 29 presenze nella prima stagione europea di Suarez. Al Pistolero bastò un anno per il grande salto. A chiamare è l’Ajax. Luis risponde “sì” senza pensarci e si trasferisce in Olanda. Qui arriva la consacrazione definitiva. L’uruguaiano segna in qualsiasi modo. Quattro stagioni ad Amsterdam, poi il passaggio al Liverpool. I Reds, nel 2011, se lo assicurano per 26.5 milioni di euro.
16, invece, i gol per Nuñez con l’Almeria. Anche lui, dopo appena una stagione, lascia la Spagna per trasferirsi al Benfica. Il prosieguo della storia, poi, lo conosciamo tutti.
Nuñez-Liverpool, l’inizio di una nuova era
Otto anni dopo, un altro uruguaiano giocherà ad Anfield. Fare paragoni, tra Nuñez e Suarez, sarebbe un azzardo. Caratteristiche e qualità diverse. Il classe 1999 è tra i migliori della sua età per lo strapotere fisico. Il Pistolero, invece, è stato uno dei centravanti più tecnici degli ultimi anni.
Con Klopp in panchina, però, Darwin avrà la possibilità di crescere e maturare. Un diamante grezzo, con qualità eccellenti ma ancora con ampi margini di miglioramento. Anfield ha il suo nuovo attaccante. L’inizio di una nuova era.