La carriera di Nordi Mukiele potrebbe proseguire in Italia. L'attuale terzino destro del Paris Saint Germain, infatti, risulta uno dei profili preferiti della dirigenza del Milan per poter rinforzare il proprio reparto difensivo decimato a causa dei diversi infortuni.
Il Lipsia e l'episodio con Rangnick
Cresciuto in Francia con le maglie di Laval - in Ligue 2 - e Montpellier, Nordi Mukiele viene acquistato per 15 milioni di euro dal Lipsia. Il luogo migliore per un giovane dove poter crescere calcisticamente. Un vero e proprio laboratorio di talenti che è ormai considerata una big del calcio tedesco. Giovane, di grande spinta e duttile. In 146 presenze, però, Mukiele ha rischiato di perdere la fiducia della società biancorossa. Il motivo? Ralf Rangnick lasciò fuori rosa proprio il terzino tedesco e il suo compagno Augustin perché arrivarono in ritardo nello spogliatoio prima di una partita di Europa League contro il Salzburg. Le regole in casa Lipsia parlano chiaro: mai usare il cellulare quando si entra allo stadio prima di una partita. Una decisione che scosse l'intero ambiente: fortunatamente i due vennero reintregrati in squadra la settimana successiva.
Il soprannome "The Joker" e la particolare esultanza
"Tutti mi fanno questa domanda ma penso che nessuno abbia bisogno di sapere perchè, l'importante è che io sappa il motivo". Nordi Mukiele, come da lui dichiarato, non ci tiene a dare una precisa motivazione del suo soprannome. "The Joker": questo è il nome che gli è stato attribuito e la sua esultanza è un chiaro indizio di voler emulare la signature di uno dei personaggi più celebri di Batman e della cinematografia statiunitense.
Il ritorno a Parigi sponda Psg
Nell'estate del 2022 Mukiele torna nella capitale francese dieci anni dopo l'ultima volta in quella che è casa sua. Dal Paris FC al Psg. Da allora, 34 presenze tra campionato e coppe: 2 gol e 2 assist. "Giocare nella squadra della propria città è ovviamente un sogno, ho lavorato sodo per essere qui" queste le sue parole il giorno della presentazione.
Dopo poco più di una stagione, il futuro del classe 1997 sembrerebbe essere lontano dalla Tour Eiffel. Al contrario, il Duomo di Milano, ora è più che una semplice suggestione e, forse, con una maglia rossonera in più sulle spalle.