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Bruno Iovino, missione compiuta: salva e cede la Nocerina. Poi scoppia a piangere

Una sola sconfitta nella prime sette giornate di campionato. Secondo posto, a soli tre punti dal Bari capolista. Tutto normale se ti chiami Nocerina e se il campionato punti a vincerlo. Tutto bello, quasi commovente, se si considera la profonda crisi societaria ed economica in cui il club versa da ormai un anno.

Storia di debiti, di stipendi che non arrivano. Lo scorso gennaio le cessioni di alcuni pezzi pregiati, come Massimiliano Marsili e, soprattutto, le dimissioni del presidente Nicola Padovano. A seguirlo è anche l’amministratore delegato Francesco D’Angelo.

Quattro mesi fa, a correre in soccorso della sua Nocerina, ci ha pensato Bruno Iovino, dirigente avellinese già a Nocera in passato in qualità di Direttore Generale. Questa volta viene nominato unico rappresentante legale del club. Tradotto: un traghettatore. Con il compito di interfacciarsi con le varie realtà imprenditoriali per garantire un futuro alla Nocerina, al suo amore: “Non faccio miracoli, serve una mano da parte di tutti – aveva detto nella conferenza stampa di presentazione – la situazione dei conti non è così drammatica. Contiamo sul sostegno dei tifosi. Sarò trasparente con loro, è giusto che sappiano come stanno le cose”.

Quattro mesi dopo Bruno Iovino la situazione l’ha risolta. Ieri, 30 ottobre, si è registrato ufficialmente il passaggio della società campana nelle mani dell’avvocato Paolo Maiorino. Una trattativa iniziata il 21 agosto a Napoli, chiusa dopo che Iovino è riuscito a risolvere anche le ultime vertenze con i calciatori della passata stagione: “Iniziare è stato difficile – ha spiegato quest’ultimo in conferenza stampa – ma è stata realizzata una casa di vetro. Nei prossimi giorni consegnerò la Nocerina con grande orgoglio ad un vostro concittadino. Dopo quattro mesi di gran lavoro, ho raggiunto l’obiettivo, consegnare la Nocerina a persone serie, professionisti. La consegno all’avvocato Paolo Maiorino, che ha un suo gruppo, fatto da amici suoi, i cui nomi lì dirà lui stesso”.

Bruno, infine, non ce l’ha fatta a trattenere le lacrime. Di gioia per aver risvegliato la sua Nocerina dall’incubo. Di dolore anche, come accade a chi vede passare nelle mani di altri un grande amore.

Credit: Antonio D’Acunzi reporter Ufficiale Nocerina