Il vicepresidente della Juventus Pavel Nedved ospite del Salone del Libro di Torino, in occasione della presentazione del libro di Tuttosport “La casa della Juve”, ha parlato dei suoi anni in bianconero: “Sono vent’anni che sono qui. Devo ringraziare tutto il popolo juventino, la famiglia Agnelli che mi ha dato la possibilità di lavorare qui. Il senso di responsabilità è tantissimo, per restituire quello che mi hanno dato”.
Il dirigente bianconero ha spiegato l’importanza di avere uno stadio di proprietà: “Se vogliamo offrire un buon prodotto calcio dobbiamo partite dagli stadi. Lo Stadium rappresenta la casa non solo per noi, ma credo per tutti i tifosi, che vengono allo stadio e la sentono come la propria casa dove tifano la propria squadra”. Ma non finisce qui: “Un altro stadio più piccolo per le Women e i giovani è un progetto che abbiamo, ma la pandemia ci ha fermato. Speriamo di farlo in futuro".
"Juve-Roma partita bellissima"
Nedved, poi, parla del big match di domenica 17 ottobre della Juventus contro la Roma: "Sarà una bellissima partita con due allenatori che sono dei vincenti e prepareranno qualcosa di speciale. Il periodo di assestamento ci stava ma non bisogna fermarci adesso".
Continua: "Il progetto giovani mi piace ed è giusto. Avevamo una squadra esperta e adesso stiamo cambiando e costruendo. Ci sono difficoltà iniziali ma il futuro è tutto della Juve. E anche il presente".
"Chi lavora alla Juve deve essere forte"
Il vicepresidente si sofferma anche sulle cretiche delle ultime stagioni: “Siamo stati criticati negli ultimi anni ma abbiamo vinto lo scudetto, portato a casa due coppe. Alcuni in dieci anni non hanno vinto niente, noi conviviamo con questa pressione di dover vincere. Siamo abituati, chi lavora alla Juve deve saperlo, deve essere forte e non avere paura”.