Un'altra vittoria in campionato dopo quelle contro Brescia e Cagliari, un segnale di ulteriore continuità dopo il pareggio in Champions League contro il Barcellona. Il Napoli al San Paolo conquista 3 punti contro il Torino e sale a quota 39, a -3 dalla Roma quinta.
NAPOLI-TORINO, LE DICHIARAZIONI DI LONGO A FINE GARA
"Mertens? Io spero di averlo sempre in forma e a disposizione. Tutti i giocatori sono forti, in questo momento stiamo dando continuità di risultati e anche la squadra sta migliorando dal punto di vista dell'interpretazione della partita", ne è sicuro Gennaro Gattuso che ai microfoni di DAZN ha commentato così la gara.
"La squadra mi è piaciuto molto, siamo partiti bene. Sono molto arrabbiato per il gol che abbiamo preso, mi dà molto fastidio la sufficienza in quell'occasione. Ma la squadra è viva e bella da vedere. La difesa si è mossa molto bene, sempre compatta.
Io avevo tanta paura per questa partita perché avevamo speso tanto e il Torino poteva metterci in difficoltà. Invece siamo stati molto bravi. Abbiamo preso gol al 91', dobbiamo stare sempre sul pezzo. C'è pigrizia e in queste occasioni dobbiamo essere più cattivi. Possiamo migliorare da questo punto di vista. Gli attaccanti del Torino ggi hanno fatto fatica, questo modo di giocare ci dà dei vantaggi. Più siamo corti più riusciamo ad essere offensivi.
Prestazione convincente? Noi dobbiamo starci con la testa. Mancano quasi 3 mesi alla fine. Oggi dobbiamo far parlare il campo ed essere professionisti, poi si risolve tutto. Ma bisogna essere squadra fino all'ultimo giorno. Io e i miei giocatori sappiamo cosa abbiamo rischiato. Quando parlavo di 40 punti credevo fortemente di dover raggiungere prima questa quota.
Nello spogliatoio e durante la settimana la squadra allora si allenava con tante problematiche. Ora dobbiamo continuare su questa strada di adesso, quella del lavoro, del fatto di credere in ciò che si fa e del rispetto reciproco. Poi a fine anno vedremo quali sono le strade di noi tutti.
Questa squadra non può dimenticare prestazioni come quelle contro Parma, Fiorentina, Lecce. Tante colpe le ho anche io, volevo giocare un calcio per il quale non eravamo pronti. Quando ho capito che dovevamo fare qualcosa di diverso abbiamo preso un'altra strada.
Allan? E' una mezzala. Può fare il vertice basso ma è una mezzala. Si sta impegnando. Con lui era finito tutto il giorno dopo, io non porto rancore. Loro sanno che per loro sono disposto ad andare in cima a una montagna ma sanno che la priorità è allenarsi come dico io e non come dicono loro. Oggi belli come Brad Pitt? Preferisco che siamo belli quando abbiamo la palla e brutti come la morte quando non ce l'abbiamo".