La prima partita ufficiale dell’anno e anche la prima conferenza di Luciano Spalletti. Che parte subito forte: “Quando sono arrivato un anno fa De Laurentiis mi ha spiegato il futuro del suo Napoli: una squadra che guardasse anche i conti, ringiovanisse la rosa, tornasse in Champions League e giocasse un buon calcio. Si voleva già cedere gli anni scorsi qualcuno della squadra, ma il club non c’è riuscito.
E gli obiettivi sono stati centrati tutti ha messo subito in chiaro il toscano, precisando poi: “Io ho fiducia nella squadra. Ma non posso assicurare niente: si gioca per raccogliere il massimo a disposizione. Serve tempo, portando avanti sempre quell’amore e quella passione per la maglia che vestiamo. Ai tifosi dico che noi faremo del nostro meglio sin da subito. Sono convinto che faremo innamorare di nuovo la città”.
Un ruolo nuovo per Spalletti: “Sono stimolato dal lavoro che mi aspetta. Ma serve un po’ di sostegno sia dalla città che dal club: la cosa più complicata sarà ritrovare le dinamiche che avevamo nello spogliatoio un anno fa, che sono cambiate. Quando perdi Ospina, Mertens, Insigne, Koulibaly non può essere lo stesso. Bisogna essere bravi a ricreare quelle condizioni”.
NAPOLI, SIMEONE SUBITO CON IL GRUPPO A VERONA
Una gara importante quella dell’esordio a Verona. “Io non ho timore di niente: la squadra che scenderà in campo a Verona sarà composta quasi interamente da calciatori che erano qui l’anno scorso. Sono convinto che faremo subito vedere la qualità di gioco mostrata in passato. Vedremo quali saranno le reazioni ma ho fiducia nei miei calciatori. Politano si è allenato bene con il gruppo, ma non so quanti minuti potrà avere, queste valutazioni le farò domani” ha spiegato.
“Il Verona è sempre stato cliente complicato, chi pensa che sarà una partita facile evidentemente non ha mai giocato a calcio. Hanno perso in Coppa e li troveremo ancora più agguerriti di una settimana fa”. Al Bentegodi ci sarà anche l’ormai ex Simeone, pronto a vestirsi d’azzurro: “Simeone viene a Verona con noi. Lo stiamo aspettando qui, è uno di quei calciatori di cui abbiamo bisogno e Napoli è ciò di cui lui ha bisogno nella sua carriera. È un acquisto corretto. Lui e Osimhen sono due prime punte che vogliono primeggiare, ma secondo me possono anche stare insieme. Devono rendersi conto che possono dividersi i compiti. In questo momento ho 25 calciatori, per le rotazioni siamo a posto e non li userò tutti. Sirigu è arrivato in ottima condizione ma è una persona intelligente, un grande professionista, ci ha chiesto di allenarsi un po’ in più per tornare a contatto con la porta”.
Cosa si aspetta ancora dal mercato? “Quando dei calciatori importanti vanno via, anche giovani, vanno sostituiti con altri calciatori importanti. Giocheremo la Champions League e siamo in terza fascia, giocheremo contro top club in Europa e in Italia, dove le nostre rivali si sono rinforzate con calciatori già pronti” ha aggiunto. E sui giovani: “Gaetano e Zerbin stiamo valutando di tenerli con noi, possono darci una mano e ci hanno dimostrato di poter stare in questo gruppo. Ambrosino, invece, ha bisogno di fare esperienza per stare in un gruppo come questo, ma sono certo saprebbe darci già una mano”.