Napoli ora può festeggiare. Il terzo scudetto è realtà, merito di una rosa che fin da subito ha mostrato un affiatamento superiore rispetto alla concorrenza. Sintomo di ciò anche la vittoria arrivata con ben cinque giornate d’anticipo, impresa riuscita solo a Juve, Inter, Fiorentina e al Grande Torino nel campionato italiano.
Una rosa profondamente cambiata quella azzurra. Da un anno all’altro, sono arrivati tantissimi volti nuovi, anche per la mole di addii (taluni indigesti), che mai avrebbero lasciato pensare al successo del Napoli alla fine di quest’anno. In molti non credevano fosse possibile quest’impresa, ma Luciano Spalletti l’ha resa possibile.
Ma il merito non va solo a lui: il presidente De Laurentiis e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli sono stati ovviamente cruciali nella costruzione della rosa che ha riportato a Napoli lo scudetto dopo 33 anni. Passando per quest’ultimo, raccontiamo le tappe del calciomercato del Napoli che ha portato la squadra a vincere e a vivere questa memorabile stagione.
Il binomio perfetto
Febbraio 2022, scoppia la guerra in Ucraina. In quell'occasione la FIFA prese una decisione storica, permettendo a giocatori e tesserati in generale di svincolarsi liberamente dai club ucraini e russi, per allontanarsi dalle orride vicende del conflitto. Nel Rubin Kazan giocava un certo Khvicha Kvaratskhelia, astro nascente georgiano già nelle mire di svariati club italiani, tra cui appunto il Napoli. L’esterno classe 2001, avendone l’opportunità, decise di svincolarsi dal suo club per tornare a casa (alla Dinamo Batumi, ndr) e trovare una nuova squadra per la stagione successiva. Il Napoli fiutò l’occasione e, nel mese di aprile, chiuse per il suo arrivo con appena 10 milioni di euro, quando tre anni prima lo stesso club russo ne aveva chiesti 30. Cristiano Giuntoli e il presidente De Laurentiis anticiparono tutti per Zizì, lo chiamavano così prima di abituarsi a pronunciare il suo cognome: chiusura già nel mese di aprile 2022, "Khvicha Kvaratskhelia è un giocatore del Napoli". È lui il giocatore identificato per ridare freschezza la fascia sinistra, privata di Lorenzo Insigne per la sua partenza verso il Canada.
Contestualmente, il Napoli si è trovata a dover trovare un sostituto adatto a Kalidou Koulibaly, altra bandiera azzurra che ha lasciato la città per accasarsi al Chelsea. L’obiettivo è chiaro da subito, il direttore sportivo lo segue già da anni: un sudcoreano del Fenerbahçe, di nome Kim Min-jae, che piace per qualità e per quantità. E non solo a Giuntoli… Il suo ex allenatore Genesio spinse per portarlo al Rennes, ma i francesi non sono riusciti a chiudere l’affare: buon per il Napoli, che con 20 milioni si è portato a casa quel giocatore che non ha fatto rimpiangere un pilastro come Koulibaly.
“Finalmente ‘o terzino!”
Uno dei punti chiave di tutte le ultime sessioni di calciomercato del Napoli è stato il capitolo “terzino sinistro“. Da tempo la città aspettava un ragazzo giovane e promettente che avrebbe potuto sistemare il buco presente sulla fascia sinistra, dove solo Mário Rui (in costante crescita) era presente. Per questo ragazzo, l’uruguaiano Mathias Olivera, il Napoli aveva chiuso già a gennaio 2022, ma ha dovuto aspettare la fine della stagione per mettere le mani sull’esterno del Getafe… 11 milioni con bonus, e la fascia è sistemata!
Il riscatto per il presente e l’investimento per il futuro
Il Napoli non si è solo limitato a raggiungere e acquistare nuovi profili, ma anche a salvaguardare il suo presente: in difesa l’arrivo di un giovane promettente come Leo Østigard, conosciuto in Serie A della passata stagione grazie al Genoa, rappresenta in pieno la "vision" della società per il Napoli che verrà, ma la conferma di Zambo Anguissa con il riscatto dal Fulham e atta a blindare il presente (per un centrocampo roccioso).
Per il giovane difensore norvegese, il Napoli ha speso un minimo di 5 milioni di euro esclusi bonus, mentre per il mediano camerunense è stato esercitato il diritto di riscatto da 15 milioni totali. Ma non è finita qui, sono andati via dalla città anche giocatori chiave come Fabián Ruiz e Dries Mertens, recordman di casa Napoli e assoluto beniamino della piazza: serve qualcos’altro da questo mercato…
Il trittico d’agosto
Ecco che allora, forse un po’ in ritardo, il Napoli iniziò a lavorare su tre tavoli molto complessi. Per sopperire all’addio del centrocampista spagnolo, Giuntoli ha fiutato la possibilità di prendere un vecchio pallino azzurro come Tanguy Ndombélé (seguito già ai tempi del Lione): il francese era fuori dai piani di Antonio Conte al Tottenham e, grazie a questo fattore fondamentale, il direttore sportivo azzurro riuscì a prendere il centrocampista in un affare "stile Anguissa".
Insieme a lui, in due trattative maggiormente complesse, il Napoli ha completato il reparto offensivo tesserando due attaccanti: Giacomo Raspadori lasciò il Sassuolo per sposare la causa del Napoli in un affare da 35 milioni complessivi tra prestito e diritto di riscatto con bonus vari, mentre l’argentino Giovanni Simeone prese il posto del partente Andrea Petagna, direzione Monza, per vestire la maglia che fu di Diego Armando Maradona e giocare anche per la prima volta la Champions League. Un magnifico “trittico“ di acquisti, tutti arrivati in una sola settimana, che ha chiuso una sessione di calciomercato da sogno per i tifosi azzurri. Da lì è cominciata la magia…
A gennaio i colpi per la “sicurezza”
Quando il Napoli già aveva collezionato così tanti punti da avere un distacco pressoché rassicurante dalla seconda in classifica, il club azzurro non è rimasto comunque fermo a guardare gli altri nella sessione invernale di mercato. L’arrivo estivo del portiere Salvatore Sirigu non ha rassicurato davvero la società sulla presenza di un secondo portiere al meglio della condizione fisica e che, data l’esplosione di Alex Meret, non avrebbe trovato molto spazio. Così è nata l’ipotesi di scambio con la Fiorentina che ha portato Sirigu a vestire la maglia viola, con Pierluigi Gollini che contestualmente ha raggiunto Napoli per vivere uno scudetto storico.
Al suo acquisto, si è susseguita la trattativa tra Napoli e Sampdoria che ha portato allo scambio di terzini Zanoli-Bereszynski, con il giovanissimo ex Carpi finito a Genova per collezionare minuti preziosi in Serie A, mentre il polacco ha fornito garanzia d’esperienza nel caso fosse mancato il capitano Giovanni Di Lorenzo (cosa che, come prevedibile, non è mai accaduta). Il resto - come si dice - è storia.