In un'intervista rilasciata alla rivista mensile francese, Onze Mondial, il difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly ha parlato del suo amore per la città in cui vive da ormai otto anni: "Mi piace tutto di Napoli. Il sole, il mare, la gente, la passione che ruota attorno al calcio. Che abbiano dieci anni o settanta, qui tutti amano il calcio e tutti parlano di continuo di calcio", ha raccontato. "Adoro vivere qui, così come i miei figli. Quando andiamo in Francia, mi chiedono di rientrare a Napoli", ha poi svelato.
"Dopo la prima stagione stavo per andarmene"
Pensieri che, sette anni fa, al termine della prima stagione con la maglia del Napoli, non avrebbe mai pensato di poter avere in futuro: "La mia prima stagione è stata difficile e stavo per andarmene. In tanti non si sarebbero mai immaginati che avrei potuto raggiungere il livello di oggi. Onestamente, non mi sarei mai immaginato che sarei rimasto a Napoli per otto anni, soprattutto per le offerte che ho ricevuto".
"Non ho ancora vinto nessun titolo con il Napoli, ma non mi arrendo: ce la faremo"
A proposito di offerte, Koulibaly ha detto: "Credevo che la società mi avrebbe venduto, accettandole. Invece non l'hanno fatto e hanno deciso di tenermi. Restare otto anni in un club è gratificante. In pochi ci sono riusciti in carriera". E con il Napoli ha ancora delle soddisfazioni che si vuole togliere: "Voglio vincere titoli. È desolante non averne vinti neanche uno con il Napoli, ma non mi voglio arrendere, ce la faremo".
"Essere all'altezza del nome del nostro stadio"
Nella lunga intervista, Koulibaly ha anche parlato del 'peso' di giocare in uno stadio chiamato 'Diego Armando Maradona': "Non è facile. Maradona è un giocatore importantissimo per tutti i napoletani, quello che gli ha fatto vincere lo scudetto. Oltretutto, all'epoca c'era anche la "lotta" tra Nord e Sud, e Diego ha sempre detto che avrebbe combattuto per il Sud, e ce l'ha fatta. Oggi, quello che dobbiamo fare è fare di tutto per essere alla sua altezza. Spero che il club ci riesca".
Leggi anche - Napoli, l'ultima cena di Insigne: tutti al party del capitano