A Varsavia grande cornice di pubblico per Legia-Napoli: tutto esaurito allo stadio Pilsudski, 30mila presenti sugli spalti, di cui 600 napoletani. Curiosa la scelta della divisa per i polacchi con un nero inusuale che ricorda la maglia dei rivali cittadini del Polonia Varsavia.
Legia Varsavia-Napoli, il primo tempo
Non proprio un grande momento per il Legia Varsavia: i polacchi in campionato stanno registrando il peggior inizio di stagione della loro storia e in Europa League c'era voglia di riscatto. Lo dimostrano da subito andando in gol al 10’ con Emreli, il talento allenato da Gianni De Biasi. Polacchi che dopo il gol non si limitano a controllare, ma si affacciano a più riprese dalle parti di Meret senza però creare grosse opportunità. Il Napoli prova a reagire con qualche tiro da fuori di Zielinski, che colpisce una traversa al 17’ e ma il portiere polacco si difende bene.
Dopo la pausa il Legia sfiora il 2-0 con un tiro a giro dell’esterno Ribeiro che colpisce l’incrocio dei pali alla destra di Meret. Ma dopo lo spavento, il Napoli dilaga grazie a due falli in aria di rigore del centrocampista polacco Josuè. Zielinski, fischiatissimo dai suoi connazionali, prima pareggia ma ci pensa Mertens, appena entrato, a portare in vantaggio il Napoli segnando il rigore del 2-1.
Non passano neanche due minuti e Lozano porta il risultato sul 3-1 grazie a un assist di Petagna che mette il messicano a tu per tu con il portiere. Gli azzurri, totali padroni del gioco nella ripresa, mandando a segno anche Ounas, che nel recupero fissa così il risultato sul 4-1 per il Napoli. Azzurri che grazie a questa vittoria salgono al primo posto del girone a 7 punti scavalcando proprio i polacchi del Legia fermi a quota 6.
A cura di Johnny D’Amato