L’obiettivo Champions (da giocare a Bari), il rapporto con Ancelotti e l’ormai dimenticato Sarri. De Laurentiis a tutto tondo, mai banale, come sempre. Il presidente del Napoli sulle colonne del Corriere dello Sport ha toccato diversi temi, partendo dallo stadio: “Il San Paolo? Per me è un nightmare (incubo, ndr), un minus e mi toglie dei punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto del genere. È un peccato. Per questo, dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Punto e basta. Non si può più andare avanti così.
Quanto tempo servirà? Due anni. Nessuno può dirti niente se metti i soldi tuoi e hai i terreni che sono utilizzabili per costruirci un impianto. Se ci sono queste condizioni può esserci un’accelerazione fortissima. Nel frattempo? Nel frattempo ho chiesto all’Uefa l’autorizzazione a disputare le partite di Champions a Bari. A costo di pagare di tasca mia 1.000 pullman e di consentire ai napoletani di assistere alle gare al San Nicola.
Dallo stadio ad Ancelotti, con cui De Laurentiis ha da subito stretto un forte legame: “Credo molto in Ancelotti e per questo l’ho fortemente voluto. Da parte mia non avrà mai una sollecitazione e aspetterò sereno e tranquillo qualunque cosa accada. Sono più che garantito dalla sua personalità e dalle sue capacità. Ormai voglio stare con lui tutta la vita (sorride), gli ho dato le chiavi del Napoli. A lui e a mio figlio Edoardo. Ora, dopo tanti anni, potrò quindi dedicarmi di più al cinema e alla tv”.
Il presidente del Napoli si sofferma anche sull’obiettivo della stagione: “Penso che sia molto importante aumentare la competitività del proprio club e per poterlo fare bisogna aumentare il fatturato. Come si fa? Arrivando il più lontano possibile, e magari vincendo una delle coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo”.
Chiusura su Sarri: “Non voglio replicare a Sarri. Ha detto cose completamente inesatte, ma non mi va di replicare sennò questa diventa una telenovela dai toni antipatici e che non interessa a nessuno. Io sono felice con Ancelotti e non ho sentito più mister Sarri dopo la bottiglia di champagne che abbiamo aperto la domenica sera dell’ultima partita. Da allora zero contatti”.