Se esiste una sola cosa al mondo che un calciatore non deve mai fare il giorno di una finale è toccare la coppa prima dell’inizio della partita. Un rito scaramantico al contrario: non solo non devi toccarla, non dovresti nemmeno guardarla. I tuoi pensieri sono solo sulla partita, sui novanta minuti che ti aspettano e sugli avversari.
Non ha voluto essere scaramantico, invece, Iker Muniain, capitano dell’Athletic Bilbao. Nella finale di Copa del Rey (edizione 2020) contro i cugini della Real Sociedad, - prima finale basca della storia - durante l’entrata in campo delle squadre, il giocatore “ha osato” toccare il trofeo. Trofeo che i baschi non vincono da 37 lunghi anni. E se già tutto questo tempo suona come una maledizione, Munian non ha fatto altro che metterci del suo per farla continuare.
I Rojiblancos hanno perso 0-1 lo storico derby basco, e i più superstiziosi diranno che le cose sono andate storte fin dall’inizio, da quando a Munian è “sfuggita la mano”. E chissà se i compagni dietro di lui avranno pensato la stessa cosa. L'ultimo precedente non era stato proprio di buon auspicio: era il 2108 e Dimitri Payet, prima della finale di Europa League contro l'Atletico Madrid, sfiora la coppa. Risultato: sostituito dopo mezz'ora per infortunio e 3-0 per i Colchoneros.
Poco male però, visto che tra due settimane il Bilbao avrà una seconda occasione per rifarsi, nella finale dell’edizione 2021 contro il Barcellona. Marcelino saprà sicuramente che indicazioni dare al suo capitano, che si è comunque distinto dagli altri anche al termine del match: è rimasto ad applaudire gli avversari, guardandoli alzare quella stessa coppa che spera di avere tra le sue mani il prossimo 17 aprile.
