Lazio, Inter, un bar e nuovi sogni. Mudingayi: "In Italia la mia vita...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 22/04/2019 -

Lazio, Inter, un bar e nuovi sogni. Mudingayi: "In Italia la mia vita è cambiata"

profile picture
profile picture
Lo chiami, risponde subito. La cadenza romana all’inizio ti spiazza ma ti mette subito a tuo agio. Anche perché chiunque parli di Gaby Mudingayi dice una cosa: un uomo squadra. Punto. E allora entri subito nel suo mondo, fatto di ricordi, di sogni realizzati e infranti. E di integrazione. Comincia a giocare in Belgio tra Unione Saint Gilloise e Gent; poi a 23 anni arriva la chiamata che gli cambia per sempre la vita. È Cravero, direttore sportivo del Torino che in Serie B cercava di riconquistare la promozione. “Mi vollero tanto sia lui, sia Zaccarelli. Accettai con entusiasmo”.

Mudingayi_Quagliarella_GDM.jpg

Un’avventura nuova, con la speranza di prendere il volo. “Mi hanno sempre coccolato lì”, racconta in esclusiva a Gianlucadimarzio.com. “I tifosi mi salutavano ovunque, mi incitavano tantissimo”. Era giovane, aveva voglia di imparare. Ma era arrivato in un momento difficilissimo. Era la stagione 2004/2005: davanti a 60mila persone il Torino riusciva a battere il Perugia nei playoff di Serie B e a passare in Serie A. Gioia di poche settimane: la Guardia di Finanza rileva un deficit mostruoso e delle irregolarità pesanti. La squadra fallisce e giocatori come lui, Sorrentino, Balzaretti, Quagliarella e molti altri finisco a parametro zero di punto in bianco. “Sarei rimasto lì a vita”.

Il nuovo presidente prima di Cairo, Gigi Marengo, ci prova. Ma c’era già la Lazio pronta a prenderlo. Tre stagioni a Roma. Si fa notare. “Ho scoperto la Serie A, uno dei miei momenti più alti in carriera”. Si stabilizza in biancoceleste, trova casa nel Lazio. Dove? “A Formia. Ci vivo tutt’ora”. Ha anche aperto un bar, ma vuole restare nel calcio: “Sto studiando per diventare un procuratore. Mi piacerebbe far conoscere i nuovi talenti e farli arrivare in Serie A”. Un po’ come è capitato a lui. Dalla Lazio si trasferisce al Bologna. Altre quattro stagioni e tante partite giocate, un record che nella stagione 2011/2012 condivide con Di Vaio e Portanova: 34 presenze in campionato. Continua a pagina 2

Mudingayi_Bologna_IMAGE.jpg

 

CONTINUA A LEGGERE


Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!