Dalla prestazione dei suoi, fino al gol vittoria di Paulo Dybala che ha permesso alla sua Roma di qualificarsi ai quarti di Coppa Italia. Nel post della partita contro il Genoa, José Mourinho ha parlato della gara appena conclusa ma è tornato anche sui fischi dei tifosi in direzione di Nicolò Zaniolo: "Mi sembra che sia stato fischiato al cambio e mi dispiace perché una delle cose che mi inorgoglisce nello stare qui sono i numeri dell'Olimpico che è sempre esaurito.
Non è responsabilità mia ma mi fa molto piacere. L’empatia si è creata da tanto. La gente è consapevole che il gruppo dà il massimo e mi dispiace dei fischi a Zaniolo perché è un esempio di un ragazzo che dà il massimo. Ho imparato fin da piccolo che quando dai il massimo, non sei obbligato a dare di più, anche quando vai a scuola. La mia storia nella Roma è piccola ma magari la gente mi ascolta. Possono fischiare la squadra, il risultato, quello che vogliono ma non individuale. Quando c'è una persona che prende uno stipendio dalla Roma e dopo davanti ai microfoni critica i giocatori apre la porta ai fischi e le persone lo ascoltano.
Mi dispiace per Zaniolo e mi dispiace che il mio club non ha la forza di andare dritto, perché in queste situazioni devi farlo". Mourinho in questo caso ha fatto riferimento ad alcune dichiarazioni di Vincent Candela di alcuni giorni fa. L'ex giallorosso, dopo il pareggio della Roma contro il Milan a San Siro aveva detto: "Non è la strada giusta per arrivare al massimo, la Roma ha giocato solo cinque minuti, il punto è importante ma non c'è niente da festeggiare".